Calcio

Milan, Furlani conferma Fonseca: 'Tutti con lui'

"Theo-Leao? E' un non-evento, Zlatan? Impegni presi da tempo"

Redazione Ansa

Giorgio Furlani getta acqua sul fuoco del Milan. Derubrica il caso Leao-Theo Hernandez un "non-evento", assicura di essere "molto soddisfatto" del mercato estivo e soprattutto chiarisce: "Avremmo voluto fare 9 punti, ovvio, ma non c'è nessun tipo di panico. Non parlerei di partite importanti o altre cose del genere. Siamo soddisfatti del lavoro che Paolo Fonseca ha fatto in preparazione, siamo con lui e anche la squadra. Siamo tutti con lui".

E' l'ad rossonero ad intervenire sui temi caldi del Milan dopo settimane complicate, tra delusioni in campo e comportamenti al limite.

Il Diavolo che vuole lottare per lo scudetto è ancora a secco di vittorie, fatica enormemente nel gioco, subisce troppi gol. Così la posizione del tecnico portoghese sembrava già in bilico, ma Furlani chiarisce la volontà del club ufficialmente. Tutti, dirigenti e giocatori, sono dalla parte dell'allenatore. Nessun ultimatum. "Niente panico". E anche se il gesto di Theo Hernandez e Leao, sembrava potesse delegittimare Fonseca, il portoghese gode dell'appoggio dei dirigenti. Oltretutto ciò che è accaduto con i due giocatori e un "non-evento" e di conseguenza un 'non-problema'. Difficile che la volontà sia di minimizzare il gesto, perché sarebbe grave da parte di un club importante come il Milan. Più probabile che Furlani voglia chiudere la questione, per affrontarla solo internamente come giusto che sia. "Se n'è parlato tanto, anzi troppo. Noi della dirigenza e i giocatori stessi eravamo sorpresi dalla reazione che c'è stata. E' un non-evento per noi", spiega. Anche Tammy Abraham, durante la sua conferenza di presentazione, spiega che "c'era adrenalina dopo il gol ma hanno solo preso l'acqua dall'altra parte". Insomma tutti vogliono provare ad andare oltre. Certo, la presenza fisica di Ibrahimovic avrebbe aiutato, ma anche in questo caso non c'è nulla da sistemare: "Zlatan aveva preso un impegno da tempo. Fin prima di arrivare al Milan. Annunciarlo prima? Non credo che dobbiamo annunciare ogni spostamento. C'eravamo io, Moncada e anche Gerry Cardinale". Il Milan dunque prova a ripartire. C'è una sosta che deve tranquillizzare gli animi, prima di un lungo periodo di partite complicate e decisive. Potrebbe tornare Morata, ma non riuscisse a recuperare c'è Abraham che scalpita: "Reputo il Milan un club eccellente. Sono sempre pronto ad affrontare nuove sfide, spero di fare buoni risultati e avere un impatto positivo. Quando ho visto che un club così mi voleva, non potevo far altro che aspettare. È il posto in cui volevo essere da tanto".

   

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