Un'Italia ritrovata "tutta forza, spirito e carattere". Contro Israele, per la seconda giornata della fase a gironi della Nations League, Luciano Spalletti vuole rivedere la stessa Nazionale vista al Parco dei Principi a Parigi, capace di battere con merito e surclasssare sul piano del gioco i vice campioni del mondo.
"Tutti si stanno adattando a fare tutto. Contro la Francia abbiamo messo in campo scuole di calcio diverse: in alcuni momenti li abbiamo pressati alti, in altri ci siamo abbassati e abbiamo fatto blocco, o ancora abbiamo tenuto palla e gestito, oppure verticalizzato subito. Su due dei gol siamo andati da una parte all'altra con qualità assoluta, costruendo dal portiere. L'altro con un recupero alto. E poi siamo stati compatti".
E contro Israele in campo neutro a Budapest, Spalletti, atteso ad una controprova, dovrà fare a meno di Calafiori e probabilmente anche di Pellegrini e gioco forza cambierà almeno 4-5 pedine rispetto all'undici visto a Parigi.
"E' difficile riproporre in blocco la squadra partita dal primo minuto con la Francia, smaltire per tutti la fatica è impossibile in così poco tempo. Che ci siano quattro o cinque cambi ci sta. Bastoni può giocare anche contro Israele? Bastoni gioca. Togliere sia Calafiori che lui sarebbe sbagliato, sono due colonne. Bastoni ha esperienza e caratteristiche che possono far bene alla squadra. Frattesi è da valutare, anche se lui dice che si sente bene".
Poi il commissario tecnico azzurro fa un paragone con le Nazionali italiane del passato, spiegando che quella attuale non ha la stella, ma può contare su un gruppo dove ogni giocatore può fare la differenza: "Sento discorsi contrastanti su questa Nazionale - sottolinea Spalletti - Parto dal pensiero che una Nazione come l'Italia avrà sempre venti giocatori per fare una squadra forte, indipendentemente dal periodo storico. Poi dovremo essere bravi a capire i momenti. In questo attuale magari non abbiamo un vero purosangue come lo erano i Baggio, i Totti o i Del Piero, ma ne abbiamo tanti che sanno fare molte cose. Sanno adattarsi, tornare a un calcio di sentimento. E si può fare la differenza anche così. Con la Francia siamo stati dei fratelli che hanno formato una squadra".
E tra questi c'è anche Sandro Tonali, tornato in azzurro dopo la nota vicenda del calcio scommesse: "Eravamo tutti a braccia aperte ad accoglierlo - ha ricordato Spalletti nella conferenza stampa della vigilia a Budapest - Per noi è un calciatore importante viste le sue qualità. Abbiamo ritrovato un Tonali nuovo, voglioso di far vedere le sue doti. Ha la capacità di aiutare tutti in campo, perché sa fare tutto. E tutti gli vogliono molto bene".
In vista del match con Israele ha parlato una delle possibili new-entry in campo a Budapest, ovvero il centrocampista del Torino Samuele Ricci: "Siamo una squadra completa, ci sono tanti giocatori forti. Con Tonali ci avevo giocato anche da piccolo, è sempre stato forte, è tra i più completi del panorama calcistico. Con lui a centrocampo è tutto più facile. Che avversario è Israele? Sicuramente ci metteranno in difficoltà - conclude Ricci - hanno giovani promettenti, dovremo stare attenti. Arriviamo da una vittoria ma niente va preso sotto gamba. Queste sono le partite più difficili. Serve dare continuità e rimettere in campo quanto visto nella prima partita".
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