L'Inter inciampa nel suo turnover e non va oltre il pareggio in casa del Monza.
Anzi, i nerazzurri sono pure andati a due minuti più di recupero dall'uscire sconfitti dall'U-Power Stadium, salvati da Dumfries dopo che Dany Mota aveva regalato il vantaggio ai brianzoli. Simone Inzaghi non approfitta così del pari della Juventus che avrebbe potuto regalargli, in caso di vittoria a Monza, la vetta solitaria della classifica e anzi si vede sorpassare in testa dal Napoli di Conte dopo il successo dei partenopei nel pomeriggio a Cagliari.
Inzaghi guarda anche ai prossimi impegni tra Manchester City e Milan, lasciando così in panchina alcuni dei suoi titolarissimi come Calhanoglu, Barella e Bastoni (rimasti poi in panchina per tutti i 90'), pur senza rinunciare tuttavia alla coppia formata da Lautaro Martinez e Thuram in attacco. Scelta che inizialmente non sembra incidere troppo, anche perché l'Inter parte bene. Le azioni più pericolose nascono tutte o quasi dal mancino di Dimarco, che apre però sprecando un assist involontario di Maldini calciando a lato. L'esterno poi col suo sinistro dalla fascia innesca prima Lautaro e poi Frattesi, ma né il colpo di testa dell'argentino né la conclusione volante dell'azzurro centrano lo specchio. Ci prova anche Thuram, sempre servito da Dimarco su punizione, ma il suo colpo di testa termina alto.
A poco a poco, però, complice anche lo schieramento del Monza a chiudere ogni varco, l'Inter rallenta sempre più il suo gioco, con la manovra nettamente meno fluida rispetto alle ultime uscite. Copione che non cambia nemmeno nella ripresa, perché i nerazzurri escono dagli spogliatoi senza riuscire ancora ad alzare i propri ritmi. Così già dopo 10' Inzaghi cambia forma alla sua squadra con un triplo cambio: fuori uno spento Lautaro oltre a Mkhitaryan e Darmian, dentro non solo Taremi e Dumfries ma anche Zielinski che fa il suo esordio in nerazzurro. Mossa che però non rianima l'Inter, che continua a giocare sottoritmo senza riuscire a rendersi pericolosa dalle parti di Turati. Anzi il Monza in ripartenza prova a pungere, Djuric tuttavia di testa non trova lo specchio. Inzaghi si gioca anche il tentativo del tridente, inserendo Arnautovic e ripescando Correa dal fondo della panchina per completare il reparto con Taremi. Quando per l'Inter sembra voler tentare il tutto per tutto, è il Monza che colpisce, con la mossa di Nesta dalla panchina. Izzo crossa dalla destra, il subentrato Mota prende il tempo a Pavard e di testa batte Sommer. La reazione dei nerazzurri però è da big, capace di colpire al momento giusto: cross basso dell'ex Carlos Augusto e Dumfries, tutto solo, da due passi mette in porta. Frattesi nel recupero ha anche la palla per i tre punti, ma dopo un rimpallo calcia alto col sinistro in piena area. L'ultima emozione è per una punizione per il Monza dal limite (con un fischio contestato di Pairetto sullo sviluppo dell'azione), calciata alta da Pessina: l'Inter si salva, ma per confermarsi campioni servirà decisamente di più.