Calcio

Calcio: Cagliari, Nicola 'serve coraggio in attacco e in difesa'

"Parma forte, ma noi concentrati su noi stessi"

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 29 SET - Cagliari senza i bomber della vecchia guardia, Pavoletti e Lapadula, entrambi infortunati, per tentare domani a Parma di lasciare l'ultimo posto in classifica.
    Nicola ci proverà forse con la solita coppia Luvumbo-Piccoli, magari con Gaetano trequartista.
    "Siamo una squadra che si deve salvare, le sconfitte ci stanno per chi fa questo cammino - ha detto nella conferenza stampa della vigilia - Il ritiro prolungato è stato un investimento su noi stessi, il turno di Coppa Italia ci ha dato alcuni spunti e continueremo a lavorare. Credo che la voglia di essere coraggiosi in attacco e difesa sia ormai acquisita, dopo sette partite abbiamo già alcuni dati che danno risposte, la strada è giusta ma sappiamo di dover migliorare delle cose per arrivare a fare quello che vogliamo e come lo intendiamo tutti".
    Avversario terribile, però: "Il Parma è una squadra forte, è un dato di fatto, stanno facendo bene così come Como ed Empoli che abbiamo affrontato e conosciuto bene. Come noi, ha più strategie di gioco, può abbassare il baricentro e rallentare il gioco. È una squadra che sa portare la pressione sulla costruzione del portiere e talvolta preferisce 'rompersi', lasciando gli attaccanti avanti e difendendo con meno uomini.
    Lavora molto bene con gli esterni". Ma Nicola punta sul Cagliari: "Ma noi vogliamo continuare a concentrarci prima di tutto su noi stessi. Sono convinto che dal punto di vista della valutazione del gioco prodotto sia riscontrabile a tutti come la squadra giochi e crei, dobbiamo migliorare sui dettagli. In alcune letture dobbiamo essere più abili a riposizionarci senza perdere l'equilibrio, su questo lavoriamo per sviluppare gioco in modi differenti".
    L'attacco? Le scelte sembrano obbligate: "Abbiamo giocato con diverse coppie d'attacco, siamo convinti che le 7 partite abbiano dato risposte certe da cui non si scappa. Questa squadra ha la gioventù e l'esperienza giuste, il resto ci interessa relativamente". Attenzione anche in difesa: "Variamo da 3 a 4 in funzione dell'avversario che incontriamo. Cambia quanto vogliamo essere aggressivi. Stiamo lavorando in diverse direzioni".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it