Calcio

Squalifica per doping ridotta a 18 mesi, Pogba vede la luce. 'Incubo finito'

Un portavoce del Tas conferma l'indiscrezione. 'Polpo' posta una clessidra

Redazione Ansa

La storia di Paul Pogba sembra avere il lieto fine. Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna ha ridotto in appello da quattro anni a diciotto mesi la squalifica per doping inflitta al francese della Juventus, che potrebbe potrà tornare ad allenarsi a gennaio 2025 e alle competizioni a marzo. Un portavoce del Tas ha confermato all'Afp l'indiscrezione-bomba, che era stata lanciata dal sito del quotidiano britannico Daily Mail.

Le voci che arrivavano da Oltremanica sui social sono diventate virali nel giro di pochissimo anche se dalla Continassa non si sono voluti sbilanciare, in attesa di notizie ufficiali. Eppure, l'aggiornamento sui social del 'Polpo' sembrava essere già una chiara conferma di quel che accadrà: in serata, infatti, il francese ha pubblicato un post muto con il simbolo di una clessidra e un primo piano dei suoi piedi e caviglie con scarpe da calcio e calzettoni con bandiera francese, la sigla PP (Paul Pogba) e il numero 6.

Da lì a poco, tanti suoi amici e compagni hanno piazzato like e commenti, da Vlahovic a McKennie, fino a Dybala che ha ricondiviso il suo messaggio e Mbappé che ha scritto "Oh Signore". Così sembra davvero che Pogba stia tornando ad un anno di distanza dall'inizio dell'incubo. L'ultima apparizione fu il 3 settembre del 2023 sul campo di Empoli, dove la Juve guidata da Allegri trionfò per 2-0. Poi il francese è finito nel tunnel del doping, con l'accusa peggiore che ci possa essere per uno sportivo, il doping, dopo un controllo nel post-partita della gara di Udine del 20 agosto dell'anno scorso.

Poi dalla sospensione si è arrivati alla maxi-squalifica di quattro anni per aver assunto, durante le vacanze a Miami, un integratore che conteneva una sostanza vietata. Pogba si è sempre professato innocente ma la sua battaglia legale sembrava ormai persa e la sua carriera era appesa a un filo. Ora, a 397 giorni di distanza dall'ultima apparizione in campo, ecco la svolta: "Posso confermare la decisione: sono 18 mesi di sospensione con effetto dall'11 settembre 2023. Potrà tornare alle competizioni il prossimo marzo", le parole del portavoce del Tribunale arbitrale.

'PogBack' era il suo motto quando doveva rientrare da un infortunio. E adesso il 'Polpo', che a marzo compirà 32 anni, è pronto per sfoggiarlo anche dopo la più brutta vicenda della sua carriera. 

Pogba: 'Incubo finito, non vedo l'ora di tornare'

"Finalmente l'incubo è finito. A seguito della decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport, non vedo l'ora che arrivi il giorno in cui potrò inseguire di nuovo i miei sogni": comincia così la nota firmata da Paul Pogba sulla riduzione della sua squalifica per doping a 18 mesi. 

"Ho sempre affermato di non aver mai violato consapevolmente le norme dell'Agenzia mondiale antidoping, quando ho preso un integratore alimentare prescrittomi da un medico, cosa che non fa influenzare o migliorare le prestazioni di un atleta di sesso maschile. Gioco con integrità, anche se devo accettare che si tratta di un reato di responsabilità oggettiva - aggiunge il francese della Juventus, che ora vede davvero la luce in fondo al tunnel - voglio esprimere i miei ringraziamenti ai giudici della Corte Arbitrale dello Sport che ha accolto la mia spiegazione. Questo è stato un periodo estremamente angosciante della mia vita perché tutto quello che ho fatto fino a quel momento è stato messo in attesa. Grazie ancora per tutto l'amore e il supporto. Non vedo l'ora di tornare in campo". 

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