Mezza Europa dovrà attendere. Jurgen Klopp, ex tecnico di Borussia Dortmund e Liverpool, uno dei volti più popolari nel calcio continentale e il profilo piu' ambito da molti club, ha fatto la sua scelta: sarà il nuovo "responsabile calcistico" del gruppo Red Bull, che possiede i club del Salisburgo, Lipsia, Red Bulls New York e Bragantino, o RB Brasil.
Nella galassia del marchio di Mateschitz, dove gravitano anche campioni di altri sport come Max Verstappen, entra dunque il 57enne tecnico tedesco amato dalla curva del Liverpool che ha allenato negli ultimi 9 anni, e accostato a Bayern Monaco, Manchester United, Napoli, nelle ultime settimane anche Roma.
Ma è durato solo qualche mese l'anno sabbatico che Klopp aveva detto di volersi prendere dopo l'annuncio dell'addio al Liverpool. Dopo le vacanze nella casa di Maiorca o le attività di testimonial del 'gigante' tedesco dell'abbigliamento sportivo, il richiamo del calcio è stato troppo forte, anche se per ora il tecnico di recente insignito con la Croce al Merito dal Presidente della repubblica tedesca Frank-Walter Steinmeier, non tornerà a bordo campo.
Sarà invece una sorta di supervisore, e coordinatore dei vari club targati RB, dedicandosi magari anche alla scoperta di giovani talenti, attività per la quale il gruppo Red Bull si già fatto un discreto nome. Curioso, ma forse non casuale, anche il fatto che uno dei suoi assistenti al Liverpool, Pep Lijnders, sia ora l'allenatore del Salisburgo. Klopp si è subito detto entusiasta del suo nuovo ruolo e si vede già "principalmente come un mentore per gli allenatori e la dirigenza dei club Red Bull".
"Dopo quasi 25 anni a bordo campo - ha aggiunto -, non potrei essere più entusiasta di essere coinvolto in un progetto come questo. Il ruolo può essere cambiato, ma la mia passione per il calcio e per le persone che rendono il gioco ciò che è, no". Klopp ha anche sottolineato che il suo ruolo è a "livello globale" e ha aggiunto: "Voglio sviluppare, migliorare e supportare l'incredibile talento calcistico che abbiamo a disposizione. Ci sono molti modi per farlo, dall'utilizzo delle conoscenze e dell'esperienza d'élite che la Red Bull possiede all'apprendimento da altri sport e da altre attività. Insieme possiamo scoprire ciò che è possibile".
"Considero il mio ruolo principalmente come un mentore per gli allenatori e i dirigenti dei club Red Bull - ha ribadito - ma, in definitiva, sono una parte di un'organizzazione unica, innovativa e orientata al futuro. Come ho detto, non potrei essere più entusiasta di così". Ma non al punto, ha fatto notare Sky Deutschland, da rinunciare al desiderio di allenare la nazionale tedesca, visto che, secondo l'emittente, nel contratto di Klopp con Red Bull, del quale non è stata specificata la durata, c'è una clausola che gli consentirebbe di svincolarsi nel caso gli venga offerta la panchina della Germania, attualmente occupata da Julian Nagelsmann, che peraltro nei mesi scorsi è stato riconfermato fino al prossimo Mondiale del 2026 compreso. E' quindi uno scenario, almeno per ora molto futuribile: il presente di Jurgen Klopp si chiama Red Bull.