(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Si è svolta a Nyon, in Francia, la
terza edizione della "Unity Euro Cup" che ha celebrato il calcio
ma anche l'inclusione, la diversità e il potere unificante dello
sport. Ospitato presso la sede centrale della Uefa in Svizzera,
dove si è svolta l'edizione inaugurale nel 2022, il torneo di
quest'anno ha sottolineato il ruolo fondamentale del calcio
nell'abbattere le barriere culturali e favorire i collegamenti
tra persone provenienti da contesti diversi.
Sedici squadre nazionali hanno partecipato, con rifugiati e
donne integrate insieme ai giocatori delle loro comunità
ospitanti. La Lettonia ha trionfato in finale contro la
Finlandia (4-1. La Unity Euro Cup è uno degli elementi
essenziali della strategia di sostenibilità del calcio per il
2030, che dà priorità all'inclusione dei rifugiati, dei
richiedenti asilo e degli individui sfollati nelle società
ospitanti attraverso lo sport.
Riflettendo sull'importanza dell'evento, Michele Uva,
direttore della sostenibilità sociale e ambientale Uefa ha
sottolineato che "la Unity Euro Cup di oggi è una testimonianza
della capacità unica del calcio di unire persone provenienti da
contesti diversi. Riunendo rifugiati e comunità ospitanti, non
solo celebriamo il bellissimo gioco ma promuoviamo anche
l'inclusione, la comprensione e il rispetto reciproco. La Unity
Euro Cup esemplifica l'impegno della Uefa nell'utilizzare il
calcio come potente strumento di integrazione sociale e
cambiamento positivo. Un ringraziamento speciale al team Uefa
per la loro eccezionale dedizione e il duro lavoro
nell'organizzazione di questo torneo".
"Questo torneo illustra il potere dello sport di unire le
persone, abbattere le barriere e ispirare speranza", ha detto
Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i
rifugiati. "Per le persone costrette a fuggire dalle loro case,
lo sport è più di un semplice gioco: è una via verso la
guarigione, la crescita, l'inclusione e l'appartenenza. Ogni
giorno, vediamo come queste opportunità aiutano i rifugiati a
ricostruire la loro vita e l'evento di oggi è un esempio
lampante di questa trasformazione".
La terza edizione del torneo ha visto più di 200 giovani
competere in un totale di 33 partite. Le 16 squadre hanno
riunito rifugiati e associazioni calcistiche provenienti da
Armenia, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia,
Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Irlanda del Nord, Repubblica
d'Irlanda, Slovenia, Spagna e Svizzera. Inoltre, una squadra di
rifugiati ucraini che vivono in Germania ha rappresentato la
loro patria, l'Ucraina. (ANSA).
Uefa: a Nyon la terza "Unity Euro Cup", vince la Lettonia
Uva, "il calcio è capace di unire persone da contesti diversi"