''Il Mondiale non deve essere una ossessione, ma lo è perché l'Italia non può mancare di nuovo''. E' quanto ha dichiarato Davide Frattesi parlando a Coverciano dove il gruppo azzurro sta preparando la gara di ritorno con Israele in programma lunedì alle 20:45 a Udine. ''Stiamo prendendo sul serio la Nations League anche perché sappiamo che l'esito finale può influire sui sorteggi per il Mondiale - ha rimarcato il centrocampista dell'Inter, il giocatore più utilizzato nell'Italia di Luciano Spalletti con 16 presenze e 6 gol - Quindi faremo di tutto per chiudere al primo posto per poter avere sulla carta un girone più semplice. E' un obiettivo non possiamo fallire''. Poi è tornato sul flop agli Europei: ''Il ct si è preso le colpe al 99% ma non sono d'accordo, le responsabilità vanno divise a metà, lui poteva essere più leggero ma non è dipeso da lui se in campo abbiamo sbagliato due passaggi di fila. Prima e durante l'Europeo sono stati 30 giorni pesanti, c'era troppa pressione fuori poi ce la siamo messa da noi, adesso il clima è più gioioso e ci divertiamo di più''.
''Ci sono, e ci sono sempre state, nazionali tecnicamente più forti di noi ma quello che riconoscono all'estero, e che fa la differenza e ci contraddistingue. è lo spirito italiano, restiamo sempre attaccati alle partite e lo abbiamo dimostrato anche giovedì quando siamo rimasti in 10 contro il Belgio'', ha spiegato Frattesi. 'La partita di lunedì è importantissima - ha continuato il giocatore dell'Inter - Vogliamo restare in testa al girone confidando poi che Francia e Belgio si annullino a vicenda. Ci aspetta una sfida tosta, Israele è una buona squadra con giocatori interessanti. All'andata abbiamo subito un gol evitabile, dobbiamo migliorare nella gestione del risultato''. Poi qualche considerazione sul recente passato: "ciò che ci è un po' mancato nella spedizione dell'Europeo è stato il divertimento in campo che s'è visto col Belgio - ha detto Frattesi -. Trascorrere tanti giorni in un ambiente non gioioso e simpatico come c'è ora ha influito sul rendimento di tutti i giocatori. Lì c'era troppa pressione, sia all'esterno che all'interno. Alla fine ce la siamo messa pure da soli, non è stata una spedizione così divertente".
La zona attorno allo stadio di Udine sta cambiando volto in vista della gara di Nations League degli azzurri di Spalletti contro Israele. Ieri sera si è svolta - appositamente anticipata - l'ultima manifestazione consentita, la sfida di basket al PalaCarnera.
Poi sono iniziate le operazione di montaggio, lungo tutto il perimetro, di barriere alte oltre due metri che renderanno invalicabile l'accesso alla zona antistante l'impianto. In questo modo sarà possibile procedere con una serie di prefiltraggi - con la minuziosa verifica dei supporter, alla presenza di 450 steward - prima di giungere ai classici tornelli del Bluenergy Stadium, dove i circa 7mila spettatori, che finora hanno acquistato il tagliando, potranno utilizzare il loro codice a barre.
Per scongiurare qualsiasi tipo di azione, tanto vandalica, quanto terroristica, si stanno allestendo anche enormi dissuasori, che hanno lo scopo di evitare che veicoli possano essere scagliati a velocità sulla folla, nella zona pedonale tra i parcheggi e il campo, come accaduto in alcune azioni drammatiche, ad esempio a Barcellona e a Nizza.
Per vigilare sulla partita sono in arrivo reparti mobili da tutto il Nord Italia. Agli artificieri è stato invece affidato il compito di bonificare la zona rossa fin da stasera. Terminata l'operazione, l'accesso sarà consentito soltanto a un ristrettissimo numero di addetti ai lavori e alla formazione dell'Udinese, che nel pomeriggio di lunedì riprenderà la preparazione in vista della trasferta del prossimo turno a casa del Milan nel vicino centro sportivo Bruseschi, ma utilizzando alcuni spogliatoi dello stadio. Anche i bianconeri dovranno comunque lasciare l'impianto alcune ore prima del match di Nations League per consentire l'ultima revisione contenuta negli stringenti protocolli di sicurezza adottati.
Quanto all'eventualità di infiltrati alla manifestazione pro Palestina, che sfilerà per le vie del centro nel tardo pomeriggio di lunedì, dalle forze dell'ordine non filtrano particolari preoccupazioni. In ogni caso, sarà impossibile, per chi si reca al corteo, varcare il sistema di sicurezza disposto, per cerchi concentrici, nei tanti chilometri che separano lo stadio Friuli dal centro cittadino, dove si concluderà la manifestazione di protesta.