Dopo anni di attesa è finalmente vicino l'accordo per il nuovo stadio di Inter e Milan, che verrà realizzato con tutta probabilità accanto al Meazza, che sarà rifunzionalizzato.
A dare il benestare al progetto è stato anche il ministero della Cultura in un incontro che si è tenuto a Roma, a cui hanno preso parte i vertici di Inter e Milan e delle proprietà, il sindaco Beppe Sala, la sovrintendente Emanuela Carpani, il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il ministro dello Sport Andrea Abodi.
Ai ministri è stata presentata l'ipotesi di costruzione del nuovo stadio nell'area di San Siro, di sviluppo delle aree circostanti e le linee guida della rifunzionalizzazione dello stadio Meazza. Tutti, ha fatto sapere il Comune, hanno espresso "apprezzamento e soddisfazione", tanto che a breve i club presenteranno la manifestazione di interesse.
"Possiamo costruire un nuovo stadio a San Siro, nella zona di San Siro, conservando nell'edificio che verrà al posto dello stadio in cui siamo oggi, il secondo anello", ha confermato il presidente del Milan Paolo Scaroni che ha precisato come il progetto dell'impianto a San Donato non è tramontato. Infatti manca ancora un passaggio, cioè la valutazione dell'Agenzia delle entrate del valore del Meazza e delle aree circostanti, che il Comune venderà ai club per realizzare il progetto.
"Tutto questo non lo sappiamo ancora ed è per questo che teniamo ancora ben desta la nostra ipotesi di San Donato - ha aggiunto Scaroni -, dove abbiamo lavorato tanto tempo e speso anche 40 milioni". Quindi a Milano, se tutto andrà come sembra, ci saranno due stadi, uno vicino all'altro, anche se San Siro non rimarrà integro ma potrà essere in parte demolito. Infatti la sovrintendenza ha già chiarito che se l'impianto diventerà privato il vincolo, che dovrebbe scattare nel 2025, non sarà automatico o comunque sul secondo anello ci potrà essere solo in parte.
Solo poche settimane fa i club avevano bocciato, perché non sostenibile economicamente, l'idea di una ristrutturazione di San Siro ed erano tornati sulla proposta originaria, cioè due stadi nella stessa area. Un progetto che è diventato sempre più realistico soprattutto dopo i chiarimenti della sovrintendenza sul vincolo. Ora bisognerà capire se i comitati ambientalisti e civici, che già si erano opposti all'abbattimento del Meazza, decideranno di dare di nuovo battaglia. Inoltre il sindaco Sala aveva chiesto a Inter e Milan di rinunciare ai progetti dei nuovi impianti a San Donato e Rozzano, se decideranno di intraprendere la via del Meazza.
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