"Il Barcellona ha un'idea molto chiara di come giocare e sta facendo molto bene. Sono una squadra molto coraggiosa e noi dobbiamo prepararci bene per giocare al meglio. Quindi prepareremo la partita per fare bene le cose con e senza palla. Loro potrebbero tenere la linea alta e il nostro attacco sarà di una certa forma, e quando la abbasseranno, lo stesso. Queste sono partite in cui bisogna essere completi per vincere, e noi cercheremo di farlo". Alla vigilia del 'Clasico'' nel nuovo Bernabeu, Carlo Ancelotti spiega la partita sottolineando che "in una partita come il 'Clasico', o un derby, è difficile scegliere un favorito. Ma per fortuna nessun pensiero mi tiene sveglio la notte. Non so chi sia il favorito".
"Dipenderà dalla dinamica della partita, in cui può succedere di tutto - afferma il tecnico -. Dipende molto da come riusciremo a gestire la pressione e anche dai momenti del match. Ci saranno momenti in cui una squadra avrà il controllo e poi lo farà l'altra. Bisognerà gestire il ritmo di gioco. Ma - aggiunge -, senza parlare troppo, dobbiamo preparare una strategia chiara e semplice. È un tipo di partita in cui non c'è bisogno di dire molto perché tutti sono motivati, concentrati, eccitati e non vedono l'ora di giocare. Ricordo che in questo tipo di partite Van Basten mi vedeva molto preoccupato e mi diceva che la strategia era molto chiara. Mi diceva: 'Dammi la palla e festeggia con me', e questo è successo molte volte".
Una battuta su Mbappé, al primo 'Clasico': "siamo soddisfatti di lui, perché ha già segnato dei gol, ed è importante per la squadra. A poco a poco sta trovando la sua versione migliore, nessuno ha fretta con lui e siamo soddisfatti di quello che sta facendo. E ha tutte le qualità per fare ancora meglio". Su Lamine Yamal, che con Lewandowski è l'avversario più temuto dal Real: "ha cominciato la sua carriera in modo spettacolare, mi piace il suo modo di giocare e il suo atteggiamento. È un giocatore pericoloso, ma non dobbiamo concentrarci troppo su di lui: dobbiamo tenere conto della qualità dei nostri avversari, ma anche essere più concentrati su quello che faremo". Infine la risposta alla domanda su cosa significhi allenare Vini Jr? "Significa allenare uno dei migliori al mondo - le parole di Ancelotti -. È un ragazzo molto umile, ha fatto molti progressi come calciatore, diventando uno dei migliori al mondo. È il futuro Pallone d'Oro e ha la stessa umiltà e serietà del giorno in cui l'ho conosciuto".