Obiettivo tre punti per mettere un piede e mezzo direttamente agli ottavi di Champions League senza passare dalle force caudine degli spareggi. È questa la missione dell'Inter, che domani a San Siro aspetta i tedeschi del Lipsia puntando a mantenere salda la propria posizione tra le prime otto della classifica unica nel nuovo format del torneo continentale. E non solo, perché l'obiettivo è anche andare molto più avanti.
"Convinzione di poter arrivare in fondo? Quello è l'augurio, ma sappiamo che le altre hanno lo stesso desiderio", ha ammesso il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi nella classica conferenza stampa della vigilia. "Abbiamo fatto quattro partite al meglio ma ne mancano altre quattro in cui dovremo fare punti. Troveremo le due tedesche che fanno bene da anni e avremo le ultime due a gennaio, dobbiamo proseguire nel cammino guardando al Lipsia senza pensare al campionato". Anche perché la classifica in Europa non dice tutto del reale valore dei tedeschi, secondo l'allenatore interista. "Il Lipsia fa la Champions da sei anni, sono arrivati fino in semifinale e fino a sabato erano la seconda miglior difesa in Bundesliga. In questa edizione avrebbe meritato di più. È una squadra molto ben riconoscibile, ho incontrato il loro allenatore quando era al Salisburgo. In campionato sono stati secondi per tredici partite e ora sono terzi. Sono molto forti".
Un modo per avvisare i suoi di tenere alta l'attenzione. Anche perché resta il rischio di prendere sottogamba la sfida, non solo per l'andamento del Lipsia in Champions ma anche perché secondo le statistiche al momento l'Inter sarebbe la migliore squadra al mondo. "È sempre una statistica - ha commentato Inzaghi -. Lavoriamo per dare soddisfazione a tifosi e società, vincendo trofei. Abbiamo fatto nove vittorie e due pareggi nelle ultime undici partite e nonostante questo siamo lì con le altre perché corrono come noi. Quest'anno sarà ancor di più un lungo viaggio perché le rivali si sono rafforzate e tutte vogliono, come noi, arrivare più in altro possibile".
Per la sfida di domani Inzaghi dovrebbe ritrovare dal 1' sia Calhanoglu che Lautaro, assenti col Verona. Chi non ci sarà invece è Acerbi, ko per un problema muscolare che lo dovrebbe tenere fuori non solo per la gara col Lipsia ma anche per quella contro la Fiorentina, seppur il tecnico si sia detto fiducioso: "Per Acerbi non c'è lesione, vediamo fino a domenica se riusciamo a recuperarlo, ma è una cosa più breve dell'altra volta". Come Acerbi, domani potrebbe non essere disponibile anche Frattesi: "Si trascina un problema alla caviglia già da prima della nazionale, è tornato e ha giocato a Verona. La caviglia gli ha dato qualche problema, oggi non era tranquillo perché non si sentiva a posto. Speriamo di non perderlo perché sa quanto è stato importante e quanto lo sarà per noi". Rispetto alla formazione vista sabato scorso al Bentegodi contro l'Hellas, quindi, dovrebbero tornare titolari anche Pavard, Dumfries, Zielinski, Dimarco e Taremi, con ben otto cambi nell'undici che partirà dal 1' nella sfida contro il Lipsia.