Questa mattina - secondo quanto apprende l'ANSA - sono arrivate alla procura della Federcalcio gli atti, richiesti lo scorso 1 ottobre, dalla procura di Milano sull'inchiesta che vede coinvolti gli ultras delle curve di Milan e Inter.
Contestualmente all'arrivo degli atti è stata aperta un'indagine della giustizia sportiva.
"Da qualche giorno mi aspetto un segnale dalle istituzioni del mondo del calcio perché non venga sottovalutato il tema e che la federazione prenda una posizione perché la giustizia sportiva non è un doppione di quella ordinaria. Ne ho parlato anche con i vertici federali".
Lo ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, a margine di un evento RCS al MAXXI parlando dell'inchiesta di Milano sulle curve di Milan e Inter. "Non mi aspetto sanzioni, ma le norme federali e sportive prevedono che non ci siano rapporti, soprattutto di questo tipo, tra tesserati e delinquenti sotto forma di tifosi", ha aggiunto.
"Questo non è fenomeno passeggero e non riguarda solo Milano - ha continuato Abodi parlando dell'inchiesta di Milano sugli ultras -. E' un fenomeno drammatico, non è esuberanza di una curva. Non parliamo solo di razzismo. Parliamo di criminalità organizzata che si inserisce nelle maglie del tifo, che ha generato morti e accumulato risorse finanziarie".
A suo tempo la procura federale guidata da Giuseppe Chiné aveva chiesto gli atti alla Procura di Milano per aprire un procedimento sportivo. Atti, però, mai inviati perché ancora sotto indagine, impedendo alla giustizia sportiva di aprire un'inchiesta.
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