"Roma non e' stata costruita in una notte". Claudio Ranieri parafrasa il famoso detto e chiede tempo a tifosi e addetti ai lavori, mentre dalla sua squadra una cosa vuole vedere: l'atteggiamento di giovedì sera a Londra. A maggior ragione lunedì che affronterà l'Atalanta, elogiata a più riprese dal tecnico giallorosso e paragonata a "una macchina quasi perfetta, un'emblema per l'Italia".
Per questo dai suoi vuole vedere il coraggio e la voglia di ribattere colpo su colpo mostrata con il Tottenham. "Abbiamo visto un barlume di luce e giocatori che volevano fare qualcosa di positivo intensamente", ha detto a due giorni dalla sfida con i bergamaschi. Certo la Dea non sarà l'avversario più comodo e così il primo obiettivo di Ranieri al suo ritorno all'Olimpico sarà quello di mandare a casa i tifosi soddisfatti.
"L'ultima volta hanno lasciato lo stadio prima della fine della gara - ha sottolineato riferendosi alla partita persa con il Bologna e che ha visto l'esonero di Juric -. Questa volta voglio che andando via siano orgogliosi di noi". Il tecnico testaccino, poi, predica anche calma perché come detto subito dopo la gara di Europa League "una rondine non fa primavera", per un concetto rimarcato anche oggi. "Roma non è stata fatta in una notte, dateci tempo", ha replicato a chi gli chiede se il progetto giallorosso possa emulare quello dell'Atalanta.
Troppo presto per rispondere, ora nella testa di Ranieri c'è solamente la squadra di Gasperini e le scelte da fare in funzione del risultato, perché "il mio compito è aiutare la Roma". Da qui si spiegano anche le scelte di escludere Cristante e Pellegrini dalla formazione di giovedì. Decisioni che potrebbero essere confermate anche lunedì nonostante Ranieri abbia difeso il proprio capitano e gli altri senatori. "Lorenzo é un ragazzo introverso. Soffre più di tutti per questa situazione, ma ora deve riattaccare la spina e glie l'ho spiegato - ha raccontato l'allenatore -. Ho letto che le colpe della cacciata di De Rossi siano le sue, questo non è vero e i tifosi devono sapere la verità. Anzi, lui, Mancini e Cristante hanno fatto i pazzi per farlo restare".
Poi il paragone con Lampard: "In carriera ho avuto due fenomeni a centrocampo. Uno è Frank, l'altro è Lorenzo". Al quale, dunque, non resta che riattaccare la spina. E così in campionato toccherà ancora a Dybala ed El Shaarwy dietro la punta che sarà Dovbyk. La Joya, giocando di nuovo, avvicinerebbe la soglia del 50% delle gare stagionali che farebbero scattare il rinnovo automatico. Dovesse giocare sempre fino a Capodanno, già il 29 dicembre a San Siro contro il Milan la clausola sarebbe realtà, ma vista la gestione che dovrà fare Ranieri è probabile che ci voglia qualche gara in più. Intanto lunedì giocherà e in programma dovrebbe avere circa un'ora di tempo per far male alla Dea.
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