In campo domenica alle ore 15: Venezia-Cagliari DIRETTA
"Ci aspetta una partita fondamentale contro il Cagliari, una squadra in forma, con anni di esperienza in Serie A, abituata a lottare per i nostri stessi obiettivi. Il loro allenatore, Davide Nicola, è un tecnico esperto, capace di motivare e schierare la squadra tatticamente molto bene. I rossoblù sono compatti e contro l'Atalanta hanno dimostrato aggressività e coraggio, non meritando la sconfitta". Lo ha detto Eusebio Di Francesco, in conferenza stampa, alla vigilia della partita casalinga del suo Venezia con i sardi. Probabilmente uno snodo cruciale in chiave salvezza: senza i 3 punti, i lagunari si allontanerebbero sensibilmente dall'obiettivo. "Anche noi stiamo bene, anche se forse ci mancano dei punti rispetto alle prestazioni - ha osservato l'allenatore degli arancioneroverdi -. È fondamentale alzare il livello di concentrazione dal primo all'ultimo secondo di gioco". "Dopo la partita con la Juve c'è stata delusione per i punti persi - ha proseguito il mister -. Tuttavia, è necessario fare un'analisi lucida e prendersi le proprie responsabilità, senza cercare scuse negli episodi o nella sfortuna. Dobbiamo mantenere alta l'attenzione per tutta la gara ed essere più scaltri. Stiamo crescendo nella lettura delle situazioni e dei momenti di gioco, ma serve fare di più: questo dipende solo da noi". "L'esperienza spesso si acquisisce attraverso gli errori, ma ciò che dispiace è che, quando li commettiamo, li paghiamo a caro prezzo - ha sottolineato Di Francesco -. A volte si sbaglia e si riesce comunque a vincere, ma io analizzo ogni dettaglio e noto di più gli errori nelle vittorie che nelle sconfitte. Tuttavia, ora conta solo il risultato". "Questa è una partita delicata e decisiva - ha ribadito l'allenatore dei veneti -, in cui dobbiamo mettere anima, cuore e determinazione in ogni contrasto, fino all'ultimo minuto, senza leggerezze". Passaggio finale sull'infortunio del difensore austriaco Svoboda, la cui stagione è finita: "Siamo molto dispiaciuti, purtroppo queste sono cose che fanno parte del calcio. Ora tocca a lui rialzare la testa e lavorare per tornare ancora più forte".
Né passato, né futuro: solo presente. "Cagliari qui ed ora in qualsiasi momento: bisogna pensare solo alla partita che arriva". È il messaggio lanciato da Davide Nicola alla vigilia della delicata trasferta di domani a Venezia con i rossoblù terzultimi dopo le due sconfitte consecutive in campionato. "Chi ha punti in più in questo momento non è più forte di chi ne ha di meno - ha detto il mister - dietro è il campionato più competitivo degli ultimi sei-sette anni. E ci saranno delle sorprese". Un invito a non guardare troppo la classifica. E a badare al sodo: "Non penso al Venezia-Cagliari di 2 anni fa. Per noi è una partita nuova e facciamo le valutazioni su questa. Conta la gara che dobbiamo affrontare, non sappiamo cosa otterremo ma sappiamo che daremo il massimo. La squadra mi sta piacendo ma siamo consci anche di avere margini di miglioramento nella previsione e nella qualità, non dobbiamo accontentarci bensì vivere ogni settimana come se fosse l'ultima". Ritiro anticipato di in giorno: "Questa squadra non deve ancora dimostrare l'attaccamento che ha per la maglia e per la piazza, sono cose assodate dimostrate dai fatti. Il ritiro anticipato è dettato da un'esigenza dovuta al riposo dopo la trasferta di Torino, col rientro a tarda notte e poco tempo per recuperare e lavorare. Con l'infrasettimanale ne avevamo bisogno ed è stata una decisione libera dei ragazzi, che mi ha fatto piacere perché dimostra ulteriormente quanto ci tengano". Domani senza Luvumbo: "Andiamo a Venezia con la consapevolezza che se giocheremo in un certo modo possiamo essere competitivi e concretizzare quello che creiamo. Io ho fiducia cieca in questi ragazzi, li vedo quotidianamente e sono convinto che abbiano i mezzi per lottare e raggiungere l'obiettivo. Noi facciamo sempre il nostro gioco, tutte le squadre moderne pensano in questo modo. Il Cagliari è sicuramente una squadra aggressiva, il Venezia riesce a fare densità e sa ripartire. La differenza la fa quanto si riesce a rimanere in partita senza lasciarsi condizionare dagli episodi e dal loro valore emotivo. Dobbiamo saperlo fare senza perdere aggressività, perché poi anche quella fa la differenza. Io voglio un Cagliari che sia qui e ora in qualunque momento della stagione, perché è l'insieme delle partite che poi fa il totale di quello che hai raccolto".
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