In campo sabato alle 18 Torino-Juventus DIRETTA
La missione recuperi alla Continassa è fallita, la Juventus ha di nuovo tante assenze. "Vlahovic e Conceicao non ci saranno nel derby contro il Toro" ha annunciato Thiago Motta durante la conferenza stampa della vigilia.
E gli indisponibili salgono a 7 considerando i lungodegenti Bremer, Cabal e Milik oltre allo squalificato Locatelli e il separato in casa Danilo. Al di là di chi non ci sarà, però, i bianconeri sanno di non poter sbagliare in questa stracittadina: "Ci aspetta una sfida complicata, lo abbiamo già visto all'andata e questa volta saremo in trasferta - sottolinea Thiago Motta - ma è una partita che vogliamo vincere: sappiamo che si tratta di una sfida speciale per noi e per i tifosi, non vediamo l'ora di scendere in campo". Così, nell'incontro della vigilia, si è aperta anche una lunga parentesi sulle dichiarazioni del tecnico bianconero in Arabia Saudita prima della semifinale della Supercoppa Italiana con il Milan quando disse: "Voglio vincere, ma non è un'ossessione". Una frase che, in un ambiente dove il motto è "Vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta", provocò non poche polemiche.
"L'esigenza in una squadra come la nostra è vincere, lo sappiamo molto bene - ha voluto precisare l'italo-brasiliano - e se andate a rivedere, ho detto che ho scelto questa professione per continuare a vincere: non ci sono polemiche e ho espresso perfettamente che vincere è la cosa più importante, che la nostra esigenza è vincere. Per arrivare a farlo, soprattutto oggi, c'è tantissimo lavoro da fare ed è ciò che vogliamo tutti, io, i giocatori e la società". Chiusa la questione, Thiago Motta ci tiene anche a tracciare un primo bilancio per chiudere una prima parte di stagione vissuta sulle montagne russe: "In queste 26 partite abbiamo perso solo due volte con una rosa molto giovane e abbiamo fatto buone prestazioni - spiega sul cammino della squadra - e c'è stato qualche pareggio di troppo, oltre a infortuni che non sono mai stati un alibi, ma dobbiamo ringraziare i ragazzi: la nostra esigenza è impegnarsi in ogni allenamento per puntare sempre alla vittoria, oltre a recuperare punti in campionato".
Il primo passo sarà vincere la stracittadina, una sorta di piacevole abitudine bianconera durante l'era Cairo: con l'editore alessandrino alla guida del Toro sono arrivate ben 24 vittorie e una sola sconfitta, nel 2015, tra l'altro la prima e unica degli ultimi trent'anni di derby della Mole. Il mercato, invece, può aspettare: "La nostra esigenza è il derby, dobbiamo prepararci e stare concentrati al massimo perché è una partita che vogliamo vincere: speriamo di trovare il miglior Torino possibile perché sappiamo quanto tutti tengano a questa sfida" ribadisce Thiago Motta. Per quanto riguarda la formazione, ci sarà Nico Gonzalez a fare il riferimento avanzato e Koopmeiners al fianco di Thuram in mediana. La novità bianconera è rappresentata da Douglas Luiz: il brasiliano è il grande favorito per giocare da trequartista con Yildiz e uno tra Weah e Mbangula. Come terzino sinistro, invece, è ancora aperto il ballottaggio tra McKennie e Cambiaso.
Il Toro ha mancato il primo obiettivo di mercato, Paolo Vanoli si presenterà al derby senza rinforzi. "La società deve capire l'importanza di questa finestra di trattative - l'appello dell'allenatore al presidente Cairo e al direttore tecnico Vagnati - ma in questa settimana ho messo tutto da parte: la sfida contro la Juve è più importante di ogni altra cosa".
Il tecnico vuole provare a dare una sterzata a una stagione deludente e anche scacciare via le paure da retrocessione. La montagna da scalare è altissima, ma Vanoli non si tira indietro: "All'andata non giocammo da Toro, ora abbiamo imparato la lezione e io darei tutto per vincere il derby: sarebbe un sogno dopo tante sofferenze", spiega alla vigilia della stracittadina. Vanoli indica la strada: "Dovremo metterci cuore e passione, abbiamo capito quanto sia importante per i nostri tifosi - aggiunge il tecnico - e se prima dello scorso derby feci vedere i video della rimonta del 1983 da 0-2 a 3-2, questa volta ho scelto il silenzio: mi approccio così, osservando e guardando, e lo farò fino alla fine".
All'antivigilia, giovedì', c'è stata la visita del presidente Cairo. "Quando si sta vicini ci si confronta, in passato è mancata un po' questa cosa ma il presidente ha fatto un bel discorso" svela Vanoli, mentre alla rifinitura c'è stata la passione e la spinta di circa 500 tifosi: "Non è vero che apro soltanto prima delle sfide contro la Juve, ci sono state delle problematiche che non mi hanno permesso di fare più allenamenti a porte aperte" ci ha tenuto a precisare il tecnico granata. E, soprattutto, c'è stata la sorpresa Ciccio Graziani, con uno degli eroi dello scudetto del 1976 in campo al fianco di Vanoli. "Devi giocare tu!" l'appello di un tifoso in vista della stracittadina rivolto all'ex bomber.
Intanto, Coco ha recuperato, Ricci e Gineitis sono sulla buona strada: i due big stringeranno i denti per partire dal primo minuto, l'altra novità nel Toro da derby è rappresentata dal ritorno da titolare di Sanabria, in vantaggio su Karamoh per affiancare Adams.
Probabili formazioni
Torino (3-5-2): 32 Milinkovic-Savic, 27 Vojvoda, 13 Maripan, 23 Coco, 20 Lazaro, 77 Linetty, 28 Ricci, 10 Vlasic, 24 Sosa, 9 Sanabria, 18 Adams (1 Paleari, 17 Donnarumma, 4 Walukiewicz, 5 Masina, 7 Karamoh, 8 Ilic, 16 Pedersen, 21 Dembelé, 61 Tameze, 66 Gineitis, 72 Ciammaglichella, 92 Njie). All.: Vanoli. Squalificati: nessuno. Diffidati: Masina, Walukiewicz. Indisponibili: Ilkhan, Schuurs, Zapata.
Juventus (4-2-3-1): 29 Di Gregorio, 37 Savona, 15 Kalulu, 4 Gatti, 16 McKennie, 19 Thuram, 8 Koopmeiners, 10 Yildiz, 26 Douglas Luiz, 51 Mbangula, 11 Gonzalez (1 Perin, 23 Pinsoglio, 17 Adzic, 21 Fagioli, 22 Weah, 27 Cambiaso, 40 Rouhi). All.: Thiago Motta Squalificati: Locatelli. Diffidati: Fagioli. Indisponibili: Bremer, Cabal, Conceicao, Milik, Vlahovic.
Arbitro: Fabbri di Ravenna
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