Torino e Juventus sono abituati a vivere su universi paralleli, visti gli obiettivamente diametralmente opposti con cui iniziano la stagione.
Eppure, nonostante gli 11 punti di differenza in classifica in favore dei bianconeri e un'unica vittoria granata nelle stracittadine degli ultimi 30 anni, mai come questa volta al Filadelfia e alla Continassa si respira la stessa aria.
Sarà un derby della paura e da brividi, perché Paolo Vanoli rischia di finire invischiato nella lotta retrocessione e Thiago Motta deve rispondere alle critiche per il fallimento della missione Supercoppa Italiana in Arabia Saudita e per un andamento lento nei primi sei mesi sotto la Mole.
Da una parte e dall'altra, però, c'è la consapevolezza che in caso di risultato positivo, la stagione potrebbe svoltare clamorosamente. "Sappiamo che è da tanto che non battiamo la Juve, se dovessimo farcela comincerebbe un nuovo campionato per noi", diceva Vlasic dopo il deludente pareggio interno contro il Parma.
Il Toro, però, sta vivendo un tabù Grande Torino che dura da troppo tempo, tanto che l'ultima vittoria interna è datata 25 ottobre scorso. Anche i bianconeri, dal canto loro, stanno viaggiando con il freno a mano tirato: nelle ultime sei giornate di campionato, i tre punti sono arrivati in un'unica occasione. Ecco perché le gestioni Vanoli e Thiago Motta cominciano ad essere sotto la lente d'ingrandimento delle rispettive dirigenze, anche se è ancora presto per poterli definire "a rischio". Poi i due allenatori stanno vivendo situazioni molto simili per quel che riguarda il mercato: Zapata e Bremer si sono rotti il crociato praticamente in contemporanea, il 5 ottobre il granata e tre giorni prima il bianconero, eppure non sono ancora i rinforzi attesi e desiderati. Cairo e Vagnati cercano un nuovo bomber ma stanno trovando difficoltà tra Beto dell'Everton e Cabral del Benfica, così sono in risalita le quotazioni del viola Kouamé, mentre il dt Giuntoli ha fatto dei passi in avanti nelle ultime ore per arrivare ad Araujo del Barcellona, ma servono almeno due innesti nella retroguardia della Juve.
Similitudini finite tra i cugini? Macché, c'è pure la situazione in infermeria ad essere un aspetto in comune: Coco e Ricci al Filadelfia, Vlahovic e Conceicao alla Continassa, gli staff medici granata e bianconero stanno facendo gli straordinari per tentare il recupero dei big per la stracittadina. Nel quartier generale del Toro si respira un cauto ottimismo per un doppio rientro, nella casa juventina c'è più speranza per il serbo che per il portoghese. Intanto, Vanoli e Thiago Motta si preparano per la rifinitura della vigilia che darà le risposte definitive su disponibili e indisponibili. E il granata potrà farlo con la carica dei suoi tifosi: il club ha convocato i supporter al Filadelfia per la seduta pomeridiana, l'apertura dei cancelli è fissata per le 16.45. Sarà un antipasto di ciò che si respirerà al Grande Torino sabato alle 18, con il sold out assoluto che è sempre più vicino: resta a disposizione una manciata di biglietti, si parla di circa duemila tagliandi.
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