"Pellegrini può lasciare la Roma a gennaio? Tutto è possibile nel mondo del calcio, ma non credo. Se dovesse venire una squadra e lui è contento di andare…ma questo vale per tutti. La mia sensazione, però, è che onestamente non vada via". Così Claudio Ranieri risponde in conferenza stampa.
Sulle possibilità che invece parta Matias Soulé ha aggiunto: "Credo molto in lui, è un giocatore del futuro della Roma. Sta migliorando sotto l'aspetto che gli chiedo, quello di essere più pratico. Resta qui con noi perché ci credo. Avrà le sue possibilità per dimostrare che sta migliorando". Poi un paragone con Baldanzi: "In questo momento lo sto preferendo a Soulé perché ha fatto i sei mesi di adattamento alla squadra. Mi dà quel brio che mi manca a volte nelle partite, è un ragazzo che tengo molto in considerazione". Infine su che tipo di esterno il club stia cercando ha concluso: "Deve essere da Roma, cerco di non sbagliare il calciatore per quest'anno e per la Roma che verrà".
"L'obbiettivo da quando sono arrivato è quello di giocare partita dopo partita. Non ho mai preso in giro i tifosi, promettendo più di quello che possiamo fare. Io ho promesso lavoro e dobbiamo dare alla Roma un'identità sicura, far sì che i tifosi siano orgogliosi". Lo ha detto Claudio Ranieri, tecnico della Roma, in conferenza stampa a due giorni dalla sfida con il Genoa. "Ci interessano tutte le competizioni, lotteremo su tutti i fronti - ha aggiunto -. Noi ci stiamo attrezzando per essere competitivi". Facendo un bilancio dei suoi due mesi da allenatore ha spiegato: "Mi aspettavo una squadra a terra e giù di morale, ma queste problematiche le abbiamo risolte. Ora i giocatori vengono felici a Trigoria. Vi svelo una cosa: abbiamo perso con il Como e abbiamo corso di più che contro la Lazio, questo cosa significa, che correre bene è importante. Alcune volte questi ragazzi corrono troppo per entusiasmo, dobbiamo essere più intelligenti in campo". Per questo Ranieri, a chi gli chiedeva quale sia il problema in trasferta, ha risposto "non psicologico". "E' di attenzione - ha concluso - e mi dispiace perché oltre a fargli vedere dove sbagliamo e a lavorare non possiamo fare".