Ciclismo

Giro, delusione Nibali: "Gli altri vanno più forte di me"

'C'è poco da dire. E' stata una stagione difficile per tutti'

Redazione Ansa

"E' stata una giornata dura e, anche se ieri non era successo nulla, i 5 mila metri di dislivello oggi si sono fatti sentire sulle gambe di tutti. Sullo Stelvio c'è stato un ritmo forte fin da subito, con la Sunweb a tirare.  Quando mancavano 8-9 chilometri alla cima, ed eravamo già a 2 mila metri d'altezza, c'è stata un'ulteriore accelerazione dei corridori della Ineos, con Geoghegan Hart e Dennis. Hanno fatto esplodere il gruppetto che si era formato e tutta la gara. Io sono rimasto da solo, sono andato avanti fin che potevo e sono arrivato con la maglia rosa". E' il commento di Vincenzo Nibali alla tappa di oggi del 103/o Giro d'Italia di ciclismo, che lo ha visto sprofondare nella classifica generale.

"Gli altri vanno più forte, c'è poco da dire: c'è un ricambio generazionale, è evidente che gli altri hanno dalla loro la carta d'identità. Credo di essere l'unico nato nel 1984 a lottare con i primi. L'anno è stato difficile, complicato, per tutti - aggiunge -. Hindley è molto forte, si era già visto a Piancavallo, quando si era messo a fare un ritmo altissimo. La stagione, comunque, è stata strana: in tanti ci siamo concentrati su eventi particolari, nessuno di noi sapeva come saremmo arrivati qui". "Ci sono poi i giovani: Hindley, Almeida, che anche oggi è andato forte, le medie nel finale erano molto alte. Venerdì non accadrà niente, dopodomani la corsa esploderà di nuovo", conclude il capitano della Trek.
   

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