(ANSA) - CORTINA, 24 MAG - Nella tappa dolomitica oscurata
dal maltempo ci ha pensato Egan Bernal a portare un lampo di
luce sul Giro d'Italia di ciclismo. "Ho voluto fare un pò di
spettacolo - ammette il campione colombiano, dopo la vittoria
sul traguardo di Cortina - perché questo è il ciclismo che amo,
mi piacciono queste giornate da duri. Freddo e pioggia mi sono
sempre piaciute. Per questo ho deciso di attaccare. Magari mi
sono preso dei rischi, ma è andato tutto bene e sono molto
contento".
Poi, confessa: "Avevo tanta voglia di vincere con la maglia
rosa, per questo all'arrivo mi sono tolto la mantellina, per far
vedere la maglia, che è bellissima, e alla quale tengo
tantissimo".
Racconta poi un episodio significativo, il colombiano:
"Durante la salita in tanti tifosi urlavano Pantani, Pantani. E'
stato bello, perché Pantani è un ciclista che ho amato, anche
perchè sono nato il suo stesso giorno. E' l'unico corridore di
cui ho una sorta di caricatura nella mia casa, mi è sempre
piaciuto per come correva e per quello che ha vinto. E' bello
che i tifosi lo ricordano ancora".
"Giro finito? Assolutamente no - risponde -. Io sto bene, la
squadra mi sta dando tanta fiducia, ma ci sono ancora tante
tappe, bisogna sempre stare attenti". (ANSA).
Giro, Bernal: "Amo giornate da 'duri', il ciclismo è spettacolo"
La maglia rosa: "Sulle salite la gente urlava nome di Pantani"