Questa volta l'ultima tappa, a cronometro, non lo ha tradito. Jai Hindley ha finalmente coronato il sogno di vincere il Giro d'Italia, diventando il primo australiano a riuscire in questa impresa e riscattando la beffa di due anni fa, quando perse all'ultimo 'tuffo'.
Due anni fa, nel Giro corso a ottobre a causa della pandemia, Hindley aveva sfiorato l'impresa realizzata oggi e ci era rimasto particolarmente male. Impossessatosi del primato, se lo era gustato per un solo giorno prima di doversi inchinare a Tao Geoghegan Hart che lo aveva beffato nell'ultima tappa, anche quella volta una cronometro, in quello che era stato un autentico testa a testa per l'ultima maglia rosa, quella del successo definitivo. Oggi invece il margine di 1'25" che aveva su Carapaz ha fatto rimanere tranquillo l'australiano che ha perso praticamente nulla dal rivale che ieri aveva beffato incollandosi alla sua ruota in salita e poi staccandolo nel momento decisivo, con una tattica di gara perfetta che lo ha incoronato in questo Giro che qualcuno, anche oggi (leggi Mario Cipollini) ha definito tecnicamente"in tono minore". Non certo però in quanto a passione popolare, vista la quantità di gente che anche oggi ha accolto in strada il passaggio dei corridori. Il più acclamato dei quali non è stato il vincitore finale (quello di tappa è stato invece il campione d'Italia della crono Matteo Sobrero, che ha preceduto di 23" Thymen Arensman e di 40" Mathieu Van der Poel), ma Vincenzo Nibali, all'ultimo atto di una carriera che ha fatto emozionare tanti amanti del ciclismo.
Hindley vince il Giro d'Italia. A Sobrero la crono di Verona
E' la prima volta di un corridore australiano