L'emozione al traguardo a scacciare gli ultimi mesi dopo la terribile caduta nel Giro dei Paesi Baschi riassumono lo stato d'animo di Jonas Vingegaard, vincitore dell'11/a tappa ma soprattutto protagonista di un avvincente testa a testa con il leader del Tour de France, Tadej Pogacar.
Lo sloveno si era involato a 31 chilometri dalla conclusione, ma Vingegaard non si è scomposto e dopo aver perso una quarantina di secondi in discesa è protagonista di un'azione sontuosa in salita fino a riprendere Pogacar e poi batterlo allo sprint sul traguardo di Le Lioran. Pogacar resta saldamente leader della classifica generale, ma il segnale lanciato da Vingegaard, dopo le polemiche di domenica è chiaro: il danese è tornato e nel weekend arrivano i Pirenei.
Al terzo posto si è piazzato Remco Evenepoel, quarto Primoz Roglic, caduto in curva a un chilometro dalla fine. Quinto posto per l'italiano Giulio Ciccone che entra nella top ten generale. Vingegaard ha guadagnato un secondo nella classifica generale ed è arrivato a 1:14 da Pogacar, che ha attaccato sulla scia di Pérol a 32 chilometri dall'arrivo e ha accumulato un vantaggio fino a 40 secondi.
Ma lo sloveno, che si è preso tutti i rischi di questa tappa corsa a un ritmo infernale, è stato raggiunto da Vingegaard sulla salita successiva, il Col du Perthus, dove lo sloveno ha comunque conquistato gli otto secondi di abbuono in vetta (cinque per Vingegaard) battendo il rivale con difficoltà in volata. I due uomini hanno poi corso insieme gli ultimi chilometri della tappa e per la prima volta Vingegaard ha battuto in volata il suo grande rivale, più incisivo ma più stanco nel finale. Il risultato gli ha permesso di ottenere un abbuono di dieci secondi, contro i sei di Pogacar. La vittoria del danese, la quarta in una tappa del Tour de France, dà al danese una grande fiducia e anche un vantaggio psicologico.
Il leader di Visma-Lease a bike, molto emozionato al traguardo, ha confermato di essere tornato a un livello molto alto e di non essersi mai fatto prendere dal panico per fermare gli attacchi pieni di panico del suo avversario. "Tornare da quella caduta (al Giro dei Paesi Baschi) significa molto per me. Tutto quello che ho passato negli ultimi mesi non l'avrei mai potuto fare senza la mia famiglia", ha detto in lacrime. "Ovviamente è una vittoria molto emozionante per me - ha aggiunto -Ritornando dopo una brutta caduta, significa molto per me dopo tutto quello da cui sono passato negli ultimi mesi. Vincere oggi mi fa tornare la mente a tutte quelle cose. Sono felice di essere qui. Non sono riuscito a seguire l'attacco di Pogacar, è stato davvero forte. Ho dovuto lottare per rifarmi sotto. Non pensavo di riuscirci e sono sorpreso di averlo battuto in volata. Tre mesi fa davvero non pensavo che oggi sarei stato qui a lottare per una vittoria". "Ora possiamo dire tutti che è in gran forma, mi ha battuto bene", ha commentato Pogacar riferendosi al danese. Dopo aver preso il comando sul Pas de Peyrol, dove ha avuto un vantaggio fino a 40 secondi, Pogacar è stato poi raggiunto dal corridore del Visma - Lease a bike sulla salita successiva, il Col du Perthus. "Mi sentivo bene (sulla prima salita, ndr), quindi ho provato ad attaccare. Ma Jonas era davvero forte sulla seconda salita", ha ammesso lo sloveno. "Forse ho consumato troppe energie prima dell'inizio della seconda salita", ha aggiunto lo sloveno.
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