Ciclismo

Giro donne a Longo Borghini, trionfo Italia dopo 16 anni

Sempre in rosa: 'Epilogo incredibile di una settimana perfetta'

Redazione Ansa

Otto tappe, otto giorni in maglia rosa. Basterebbe questo a raccontare l'impresa che ha portato Elisa Longo Borghini a vincere il Giro d'Italia Women 2024, 16 anni dopo Fabiana Luperini.

A quest'ultima era riuscito lo stesso filotto, ma nel 1996. L'ultimo atto, 117 chilometri da Pescara a L'Aquila, se l'è aggiudicato in volata Kim Le Court (AG Insurance-Soudal), nata a Pretoria ma sui pedali per i colori delle Isole Mauritius, davanti alla statunitense Ruth Edwards (Human Powered Health) ed alla tedesca Franziska Koch (Dsm-Firmenich PostNL).

Quarta Longo Borghini (Lidl-Trek) a 25″. In vista dell'ultimo e decisivo traguardo la campionessa di Verbania - in partenza per i Giochi di Parigi e di recente vincitrice per la quinta volta della prova in linea ai campionati italiani - ha dovuto respingere l'assalto di Lotte Kopecky (SD Worx-Protime). La belga, 19ma al termine della tappa odierna (+45"), è staccata di appena 21" dall'azzurra nella classifica generale finale. Terza sul podio 2024 l'australiana Neve Bradbury (Canyon-Sram Racing), con un ritardo di 1'16". "E' stato l'epilogo incredibile di una settimana perfetta. Finalmente questa maglia rosa è davvero mia. Avere al mio fianco mio marito Jacopo Mosca mi ha dato una grande forza, è arrivato questa mattina per farmi sentire la sua vicinanza - ha raccontato Longo Borghini - Il momento più bello di questi otto giorni è stata proprio questa battaglia fino alla fine. Mi piace vivere questo tipo di situazioni, essere sotto pressione, lottare gomito a gomito. L'adrenalina, la tensione, mi motivano enormemente". Ed in effetti è stata una tappa ricca di suspence fino al termine. Partita da Pescara con un solo secondo di vantaggio, la campionessa italiana doveva controllare la Kopecky ed evitare che prendesse punti di abbuoni sul traguardo de L'Aquila. A 30 chilometri dall'arrivo la frazione ha preso la piega migliore per Longo Borghini, con la fuga di Le Court, Edwards e Koch. Le tre hanno ben presto accumulato un vantaggio rassicurante, sottraendo punti preziosi alla belga. Sulla salita finale Kopecky si è giocata l'ultima chance, tentando di staccare la piemontese con una serie di scatti, che però non hanno prodotto l'effetto sperato e neanche chiuso il buco sulle fuggitive. Ed a 150 metri dal traguardo Longo Borghini ha lanciato uno sprint secco, lasciando sul posto l'avversaria, ormai rassegnata alla sconfitta.

   

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