Ciclismo

Pogacar senza rivali, bis sui Pirenei e mani sul Tour

Un altro trionfo per distacco, anche Vingegaard si inchina

Redazione Ansa

Tadej Pogacar ha inflitto un uno-due devastante, e probabilmente decisivo, a tutti i rivali nella coppia di tappe pirenaiche che ha concluso la seconda settimana del Tour de France.

Nella 15/a frazione, che in 200 chilometri proponeva cinque salite e quasi cinquemila metri di dislivello fino al Plateau de Beille, il campione della Uae Emirates ha bissato anche nelle modalità il successo ottenuto ieri, staccando tutti nell'ultima salita e dando una nuova dimostrazione della sua attuale assoluta superiorità.

Nel giorno della festa nazionale in Francia, è così la bandiera slovena a sventolare sul pennone più alto e in vista dell'ultima settimana di corsa che porterà la Grande Boucle fino al finale di Nizza ci vorrà davvero qualcosa di straordinario per ammainarla. Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia è pronto a vincere il suo terzo Tour dopo quelli del 2020 e 2021 e a mettere a segno la doppietta che l'ultimo a ottenere fu Marco Pantani nel 1998.

 

 

L'ultimo ad arrendersi allo sloveno sulla salita verso il Plateau de Beille è stato il danese Jonas Vingegaard, che ha vinto le ultime due edizioni della corsa ed è deciso a vendere cara la pelle. L'uomo del team Visma-Lease a Bike negli ultimi dieci chilometri si è lanciato all'offensiva ma Pogacar gli si è piazzato a ruota, tenendo senza sforzo un ritmo che in breve ha portato entrambi in testa alla corsa, raggiungendo un gruppo di fuggitivi che comprendeva gente come Richard Carapaz, Jai Hindley e Tobias Johannessen e superandoli quasi a velocità doppia su pendenze intorno al 10%. A circa cinque chilometri dal traguardo, quando Vingegaard si è voltato per la prima volta a guardarlo, Pogacar è scattato e in due tornanti ha preso subito un vantaggio incolmabile, aumentandolo fino all'1'08''. Remco Evenepoel è salito al suo ritmo, staccato dai due rivali ma più forte di tutti gli altri. Il belga ha concluso la tappa in terza posizione, 2'51'' dietro a Pogacar. In classifica generale, lo sloveno ha ora 3'09'' di vantaggio su Vingegaard e 5'19'' su Evenepoel, distacchi che stupiscono la stessa maglia gialla.

"Ho un buon vantaggio in classifica, non avrei mai immaginato di trovarmi in una posizione simile alla fine della seconda settimana - ha detto lo sloveno - Sono molto contento della mia forma. Soffro spesso il caldo, ma oggi ho avuto una giornata incredibile. Ora dovremo restare concentrati nelle ultime sei tappe e mantenere la stessa mentalità che ci ha portato fin qui". "Oggi la Visma ha deciso di controllare la tappa e di dare un gran ritmo - ha aggiunto Pogacar parlando dell'azione odierna della squadra di Vingegaard -, ma non mi sono mai preoccupato, ho pensato a stare fresco, idratandomi e mangiando. Ero un po' al limite quando Jonas ha attaccato, mi sono accodato a lui e quando ho visto che stava che non aveva le gambe per continuare fino in cima, ci ho provato anch'io". Il danese non ha potuto far altro che accettare la situazione e rimandare i propositi di rimonta, peraltro complicate, anche a detta del suo ds, Grischa Niermann: "Volevamo vincere la tappa e prenderci un po' di tempo per cambiare la situazione - ha detto -. Ma Pogacar era troppo forte. Tanto di cappello a lui e alla sua squadra. Lotteremo fino alla fine ma tutti vedono che al momento Pogacar è il più forte".
   

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