Ciclismo

Tour: Carapaz vince 17/a tappa, Pogacar rimane in giallo

Il campione olimpico di Tokyo vince per distacco, a 37" S. Yates

Redazione Ansa

Richard Carapaz aveva promesso a se stesso che avrebbe vinto almeno una tappa in questo Tour de France, e quel giorno è arrivato.

Il campione olimpico di Tokyo 2020 si è infatti imposto per distacco sul traguardo di Superdévoluy, quindi in salita visto che si tratta di una località delle Alpi francesi meridionali. Il percorso di oggi era adatto al corridore dell'Ecuador, che non si è fatto pregare e ha piazzato l'affondo decisivo sul Col du Noyer, dove prima ha risposto a un attacco di Simon Yates, e poi, dopo aver raggiunto il gallese della Israel, lo ha staccato quando mancavano meno di due chilometri alla vetta di questo gran premio della montagna.

Da quel momento in poi Carapaz ha cominciato la sua fuga solitaria che lo ha portato fino a quel successo a cui teneva così tanto. "Oggi ce l'ho messa tutta - le sue parole dopo l'arrivo - e ho sofferto parecchio, però alla fine è stata una grande giornata per me. Devo tutto questo anche al lavoro della mia squadra".

Che sarebbe poi quell'American Education First che all'olimpionico passa due milioni all'anno di stipendio. Dietro al vincitore di giornata, fra gli uomini di classifica si è messo in evidenza Remco Evenepoel, che dopo una serie di attacchi e contro-attacchi fra lui, Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, ovvero la 'crema' del Tour, alla fine è riuscito a guadagnare 12 secondi su Pogacar, mentre Vingegaard ne ha persi due, sempre nei confronti della maglia gialla, finora dominatore della scena. "Forse ho fatto una stupidaggine ad attaccare anche oggi, però in fondo mi sonoxdivertito - le parole di Pogacar -. Ho messo alla prova le mie gambe, pensavo di poter staccare i miei rivali e ci ho provato. Ma oggi la Visma (la squadra di Vongegaard ndr) ha lavorato davvero bene. Mi conforta il fatto che ora riesco a sopportare meglio il caldo, che in passato ho sempre sofferto. Ma ultimamente ho lavorato molto su questo". Ora ci saranno altri tre giorni di montagne. La tappa di domani è considerata la più bella di questo Tour dal punto di vista paesaggistico, ma chi sta gareggiando non avrà il tempo di godersi il panorama con laghi e montagne dell'Alta Provenza, da Gap a Barcelonnette con temperatura che, secondo le previsioni, dovrebbero ulteriormente aumentare. Più in generale le ultime tre tappe sono tutte potenziali punti di svolta, con la frazione di venerdì che porterà il gruppo ai 2.800 metri di altitudine prima di una lunga discesa. Poi anche la tappa di sabato è montuoso e presenta un altro finale in discesa. Chiusura da non perdere domenica con una cronometro individuale di 34 km da Monaco a Nizza, dove il Tour si concluderà quest'anno essendo Parigi 'chiusa' causa Olimpiadi. Pogacar, quindi, verrà incoronato in Riviera.

   

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