La notizia che le condizioni della svizzera Muriel Furrer, caduta nel corso della prova in linea Juniores donne e ora in condizioni definite "molto critiche" (la nota parla anche di un "serio infortunio alla testa") impedisce di gioire come sarebbe lecito dopo la bella vittoria di Lorenzo Finn, 17enne genovese di Avegno e di padre inglese, nella gara maschile. Il ragazzo ha vinto piantando in asso tutti imponendosi per distacco davanti al britannico Grindley, argento con 2'05" di ritardo, e all'olandese Remijn, bronzo a a 3'06".
E' stata una prova davvero autorevole quella di questo 17enne che vien già definito la grande speranza italiana per un futuro vincente in una grande corsa a tappe. Una carico di attese che potrebbe condizionarlo, intanto a Zurigo ha dimostrato di essere forte anche nelle prove di un giorno, riportando un titolo che in Italia mancava dal 2007, quando lo aveva conquistato Diego Ulissi.
La fuga che ha permesso a Finn di vincere è nata a una sessantina di chilometri dal traguardo, quando il campioncino ligure ha staccato il gruppo portandosi dietro, più o meno scaglionati, una dozzina di altri concorrenti. A poco più di 20 km dall'arrivo, l'azzurro insieme allo spagnolo Alvarez è riuscito a resistere al forcing del danese Philipsen, il quale è poi caduto a causa dell'asfalto bagnato, mentre sulla salita successiva Finn è riuscito a distanziare Alvarez, che in quel momento appariva sfinito. Così per l'azzurro è stato un trionfo a braccia alzate. "Ho avuto sensazioni buone per tutta la gara - le parole di Finn -. Il mio piano non era di andarmene da solo a 70 chilometri dall'arrivo, sapevo che qualcuno mi avrebbe seguito e infatti avevo paura di scoppiare, ma stavo bene: era la migliore giornata della mia vita. Sono rientrati in tre, ma la gamba era buona, poi Philipsen è caduto dietro di me, in una curva, spero che stia bene. Da lì ho sferrato un attacco sulla salita e ho staccato Alvarez. Quando sono andato via da solo sapevo di poter vincere, e a quel punto ho corso come se fosse stata una crono".
Ma che tipo di ciclista è Lorenzo Finn? "La stagione è finita in bellezza, riposo e poi pensiamo all'anno prossimo - ha risposto ai microfoni di Rai Sport - . Ora farò due anni da under 23 per continuare il mio sviluppo. Sono un corridore da corse a tappe: vado forte in salita e mi difendo a cronometro. Un percorso come quello di oggi mi piace". E infatti si è visto.