Gelo e caldo torrido, pioggia e anche neve sono spesso compagni di strada dei corridori, ma quando si passa dal disagio, anche estremo, al rischio, al vero pericolo, l'unica scelta è quella di fermarsi.
Non sempre accade, ma oggi è successo, alla Tre Valli Varesine, edizione n.103.
Quando un nubifragio ha trasformato le strade del Varesotto in torrenti, tanto da impedire ai ciclisti di vedere dove mettere le ruote, il gruppo capitanato da Tadej Pogacar ha messo il piede a terra, dicendo basta.
"Ci siamo consultati tra di noi e ci siamo messi d'accordo per far annullare la gara", ha spiegato il campione del mondo, "parlando a nome di tutti i corridori". Portavoce ma probabilmente anche anima di una decisione che, senza la sua presenza, sarebbe stata forse diversa. Già dalla mattina si è capito che la giornata sarebbe stata difficile, col maltempo intenso che ha indotto l'organizzazione della società 'Alfredo Binda' a ridurre la lunghezza della gara femminile, che comunque, sotto la pioggia battente, è stata portata a termine con la vittoria della francese Cedrine Kerbaol.
Uguale provvedimento è stato preso per la gara maschile, accorciata di 32 chilometri, da 200 a 168, pari a due giri brevi del circuito di Varese. La partenza è stata anche rinviata di una ventina di minuti, ma l'accumulo di acqua e la pioggia insistente hanno reso in breve quasi impraticabile il tracciato.
"Una bomba d'acqua, i tombini non ricevevano e questo rendeva pericolosa la strada sulla discesa che andava affrontata varie volte", ha spiegato il patron della corsa, Renzo Oldani, presidente della 'Alfredo Binda'. Così, dopo circa un'ora di corsa, all'inizio del terzo giro, i corridori sono scesi di sella e, d'accordo con gli organizzatori, la corsa è stata annullata.
"L'acqua veniva da tutte le parti, dai tombini, non si vedeva l'asfalto. Ci sono state tante forature, tante ruote rotte, non sapevamo cosa aspettarci ancora. Quando è così è molto facile che capitino incidenti molto seri - ha spiegato Pogacar -. Avevamo la sensazione di correre in condizioni di scarsa sicurezza, così ci siamo messi d'accordo per far annullare la gara. Certo, avremmo potuto finirla, ma non si sa mai quando gli incidenti possano capitare e non avrebbe avuto senso rischiare", ha aggiunto il campione del mondo. Ricordiamo tutti quello che è accaduto poche settimane fa a Zurigo, con la morte di Muriel Furrer nella discesa della prova delle juniores ai Mondiali", ha sottolineato lo sloveno. Pogacar, comunque dispiaciuto per la corsa annullata, ha annunciato la sua presenza alla prossima edizione della Tre Valli Varesine: "L'ho vinta nel 2022, tenterò di farlo ancora nel 2025. Con me tanti altri corridori torneranno sulle strade di Varese".
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