(ANSA) - ROMA, 21 OTT - "Viviani ci ha provato fino
all'ultimo giro, ha tentennato un po' a un giro dalla fine.
Forse se avesse anticipato Hansen, avrebbe potuto avere una
chance in più.
Così Marco Villa, ct dell'Italia del ciclismo su pista, ospite
di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sull'argento conquistato
da Elia Viviani nell'eliminazione ai Mondiali di Ballerup, in
Danimarca. Qual è la dote principale di Viviani? "La
professionalità in primis. Si è vista soprattutto quest'anno, a
35 anni ha preparato le Olimpiadi con l'entusiasmo di un 18enne
alla prima esperienza. Mi ha stupito molto questa sua
preparazione maniacale".
Bene su pista, fatichiamo su strada: qual è il futuro del
nostro ciclismo? "Guardo sempre il bicchiere mezzo pieno -
aggiunge Villa - Adesso è un ciclismo più difficile, prima era
dominato da 4-5 nazioni. Ora il ciclismo si è aperto ad altre
nazioni, si sono un po' accorciate le occasioni per vincere per
tutte le nazioni che prima dominavano. È vero che da tempo non
vinciamo i Mondiali su strada, però non è che siamo spariti,
basti guardare il terzo posto di Ciccone al Giro di Lombardia,
anzi il secondo posto degli umani se consideriamo Pogacar. Ora
siamo in tanti che dobbiamo dividerci le fette della torta".
Bilancio finale: "Abbiamo fatto un bel Mondiale, mi dispiace per
la caduta del quartetto dove si poteva andare a medaglia, a un
giro e mezzo dalla fine eravamo in tabella per il terzo posto.
Ma sono contento anche dei quarti posti".
Cosa spera per il 2025 di Filippo Ganna? "Dopo le Olimpiadi
parte un quadriennio nuovo ed è giusto che almeno per i primi
due anni dove non c'è di mezzo alla qualifica olimpica, si
dedichi più alla strada - conclude Villa - Ma lui a volte viene
in pista per preparare la strada. Certamente punterà molto alla
strada". (ANSA).
Ciclismo: Mondiali pista; Villa 'bravissimo Viviani per argento'
Ct azzurro: 'Ganna? Nel 2025 si dedicherà più alla strada'