In pole position c'è sempre lui, Lewis Hamilton. A Sochi (10/o gp del mondiale di formula 1) il britannico (finito sotto investigazione per non avere rispettato l'obbligo di rientrare nei paletti in curva 2 una volta uscito di pista, ma senza penalità) partirà per la 96/a volta in carriera davanti a tutti e domani punterà a eguagliare il record di vittorie in carriera (91) di Michael Schumacher.
Il monegasco è uscito dalla sua macchina furibondo anche per un'incomprensione col box: "Via radio mi avevano detto che c'era poco tempo per fare il giro, ma non credo fosse così. Sono arrabbiato, devo smaltire e calmarmi La gara è domani, dove si mettono punti. E' stato un weekend difficile, non ho guidato bene - ha commentato il monegasco ai microfoni di Sky sport - Stavo prendendo ritmo in qualifica, mi spiace non aver visto cosa avevamo come potenziale - ha aggiunto - Gomme? Se c'è un vantaggio è buono, ma non è così netto. Avrei preferito partire ottavo senza scelta gomme, cercheremo di massimizzare il risultato con quello che abbiamo". E il sabato di Leclerc sarebbe potuto essere ben peggiore se il monegasco non fosse stato lesto nell'evitare la monoposto di Vettel, parcheggiata al centro della strada dopo l'incidente avuto dal tedesco in curva 4. Leclerc è riuscito a sterzare appena prima dell'impatto, tanto da commentare via radio: "Mio Dio, ci sono andato così vicino..." Superata la paura per lo schianto a quasi 300 km/h, Sebastian Vettel spiega cose è successo in Q2: "Volevo migliorarmi soprattutto nel primo settore e ho perso la macchina prima in curva 2 e successivamente in curva 4. Ho cercato di riprenderla, volevo evitare l'impatto e non ci sono riuscito ma comunque sto bene".
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