F1

F1: a Miami capolavoro Verstappen, parte nono ma domina CLASSIFICHE

Gran premio senza storia, Florida da dimenticare per le Ferrari

Redazione Ansa

Il Mondiale di F1 è sempre più un monologo delle Red Bull, e in particolare di Max Verstappen, che oggi a Miami ha colto la 38/a vittoria della carriera. Davanti, sembra quasi superfluo aggiungerlo, al compagno di scuderia Sergio Perez, che in Florida aveva il tifo della gente sugli spalti dalla sua ma non è bastato a colmare il gap dall'olandese volante (oggi ha toccato i 350 km/h), riuscito nell'impresa di vincere risalendo dalla nona posizione sulla griglia di partenza. Prima di lui lo aveva fatto un certo Niki Lauda, non certo uno qualunque. Come dire che la superiorità delle vetture del team che porta il nome di una bevanda energetica è stata schiacciante, per una gara senza storia che fa tornare di attualità i discorsi sulla spettacolarità di questa che sembra tornata ad essere la formula noia.

Intanto la Red Bull, che per ora corre un campionato a parte, ha colto la quinta vittoria della stagione, sesta se si considera anche la sprint race, mentre le doppiette primo-secondo sono arrivate a quote quattro. Inutile dire che le Ferrari di Sainz, quinto, e Leclerc, settimo dopo essere stato superato nelle fasi finali da Lewis Hamilton, hanno recitato il ruolo delle comparse, non risultando mai in lotta per un posto sul podio: ora sognano il riscatto in terra natia, visto che tra due settimane si corre in Emilia, ovvero a Imola, dove gli strateghi di Maranello sperimenteranno delle 'pance' un po' più scavate. Sulla gara di oggi c'è anche da dire che Sainz è stato penalizzato di 5 secondi in quanto nella corsia di immissione alla pitlane ha commesso un grave errore, sbagliando il punto di frenata per passare alla velocità consentita nella pitlane stessa, e ha frenato solamente dopo quel limite. Praticamente immediato l'intervento dei commissari di gara. A sorridere è stato quindi, ancora una volta, Verstappen, secondo il quale quella di Miami è stata "una bella gara fin dall'inizio. Ho fatto una prova 'pulita' e sono riuscito da subito a rimontare, risalendo posizioni. Le gomme dure credo abbiano fatto la differenza, ne avevamo parlato, eravamo sicuri che questa scelta avrebbe pagato e abbiamo avuto ragione. Vincere un gran premio partendo dalla quinta fila, in nona posizione, è una cosa che mi rende molto soddisfatto". Difficile dargli torto, vista la sua gara capolavoro e il fatto che Max rende al meglio in qualsiasi condizione. E il brutto è, per chi vorrebbe maggiore spettacolo, che non si vede chi, Perez a parte, possa almeno infastidirlo.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it