F1

F1: a Las Vegas un tombino sollevato danneggia le vetture, distrutta la Ferrari di Sainz

Le prime prove libere durano appena 9 minuti

Redazione Ansa

Incredibile e "inaccettabile" quanto accaduto nei primi istanti di Formula 1 a Las Vegas dove il Circus è tornato dopo 40 anni. Nel grande giorno dell'accensione dei motori sotto le luci della capitale del gioco d'azzardo, durano solo nove minuti le prime prove libere per colpa di un tombino rialzato che ha danneggiato alcune monoposto, in particolare la Ferrari di Carlos Sainz, e che poteva creare anche conseguenze molto più gravi. E immagini impressionanti dal circuito cittadino rimbalzano subito sui social, mostrando il passaggio della Rossa dello spagnolo che per l'impatto con il tombino è avvolta da una nuvola di scintille e sembra andare a fuoco. E oltre al danno (oltre un milione di dollari) arriva anche la beffa per il ferrarista, dato che la sostituzione obbligata di tutti i componenti gli costa una penalità di dieci posti sulla griglia di partenza. Ma quando sono andate in scena le seconde libere (a notte fonda e con la durata aumentata a un'ora e mezza) i due ferraristi hanno dato il meglio, piazzando una doppietta virtuale con Charles Leclerc davanti a Sainz: lo spagnolo è riuscito a tornare in pista ma il più veloce è stato il monegasco, con il tempo di 1:35.265. Più lento di quasi mezzo secondo è stato Sainz, il quale dovrà anche subire una penalizzazione di dieci posizioni in griglia per il cambio, peraltro obbligato, della power unit. Ma la storia del tombino ha continuato comunque a tenere banco: la Fia non ha voluto prevedere nessuna deroga per la sostituzione della batteria senza penalità: anche se il danno è stato causato da un oggetto esterno, il regolamento deve essere comunque applicato. Il fuori programma non nuovo alla Formula 1 (tanti i precedenti nel passato da Monte-Carlo a Baku) ha guastato la festa, danneggiando pure l'Alpine di Ocon e l'Alfa di Zohu.

Dura la reazione della Ferrari per bocca del team principal, Frederic Vasseur: "Abbiamo danneggiato completamente la monoscocca, il motore, la batteria. E' inaccettabile. Abbiamo avuto paura per Carlos, l'impatto è stato duro. E' un inizio difficile del weekend, avevamo aspettative alte. Non avevamo capito cosa fosse successo, nemmeno guardando l'on board. E' stato un danno enorme, e fortuna che Carlos non si è fatto nulla. Dobbiamo distinguere l'aspetto sportivo dallo show - ha sottolineato Vasseur -. E' stato finora tutto davvero fantastico il contorno, ma questo non deve distogliere l'attenzione dell'aspetto sportivo. Adesso sono ancora sotto choc e molto arrabbiato, è difficile per me parlare. Forse sarebbe meglio su queste piste nuove avere anche altre categorie per provare insieme il circuito". E' insomma un ritorno del Circus a Las Vegas a dir poco complicato e sembra aver ragione Max Verstappen che avrebbe fatto volentieri a meno di questa tappa, la terza negli Stati Uniti della stagione. Polemiche da cui ha invece preso le distanze il boss della Mercedes, Toto Wolff: "Questa non è una figuraccia per la F1. Non è niente, ci sono semplicemente state delle prove libere che non faremo. Nessuno ne parlerà domani. È del tutto ridicolo che si parli di un cavolo di tombino che si è staccato". Il ritorno a Las Vegas è stata però l'occasione per convolare a nozze per l'ex campione del mondo Jacques Villeneuve, figlio dell'indimenticato ferrarista Gilles, che ha sposato Giulia Marra nella cappella allestita nella zona del paddock del GP a stelle e strisce. È stata la prima cerimonia nella struttura presente attorno al circuito. Marra, che ha organizzato la cerimonia a sorpresa per il suo Jacques, è legata al campione canadese da 4 anni anni.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it