F1

F1: Go Bahrain, Verstappen strappa la prima pole. Ma la Ferrari c'è

Leclerc è secondo. Non si attenuano le polemiche sul caso Horner

Redazione Ansa

La Ferrari c'è. Le Rosse sembrano tornate competitive rispetto agli anni scorsi e capaci di mettere in difficoltà la Red Bull. In Barhain, sulla pista di Sakhir, il mondiale comunque riparte da Max Varstappen che ha conquistato la pole del primo Gran Premio della stagione, ma il vantaggio sugli inseguitori sembra essersi leggermente ridotto rispetto agli anni passati. Charles Leclerc si è piazzato alle sue spalle con un distacco di 0''228, quanto basta per mettere comunque sotto pressione inusualmente il campione olandese.

E quello del monegasco non è un guizzo isolato: hanno tenuto il passo dei primi due, infatti, anche la Mercedes di George Russel e l'altra Ferrari di Carlos Sainz. Distacchi ridotti che hanno spinto il team principal della scuderia di Maranello, Frederic Vassuer, a dire: "siamo riusciti a rendere la vita meno facile alla Red Bull". E la vita non è affatto semplice in questo periodo per la scuderia dominatrice delle ultime stagioni: non si spengono le polemiche sulla gestione del caso Horner. Nei giorni scorsi i circus aveva sottolineato la mancanza di trasparenza da parte della Red Bull sulle accuse rivolte al suo principal team. Ed oggi i media inglesi sono tornati a rinfocolarle rilanciando la notizia dell'incontro tra Stefano Domenicali in rappresentanza della Fia e lo stesso Horner, oltre alla notizia del probabile arrivo di Geri Halliwell, cantante e moglie del dirigente, in Barhain per regolare i conti con il marito.

La sensazione è che la squadra austriaca abbia ancora la monoposto più veloce di tutto il circus ma anche che il margine di vantaggio delle Red Bull sia esiguo e che i due piloti della scuderia austriaca debbano iniziare a guardarsi alle spalle. E guidare sotto pressione potrebbe incidere sull'usura delle gomme, sull'assetto delle monoposto e, di conseguenza, sulle prestazioni.

In quinta posizione si è piazzata la seconda Red Bull guidata da Sergio Perez, davanti alla Aston Martin di Fernando Alonso mentre sono apparse leggermente in ritardo le due McLaren di Lando Norris ed Oscar Piastri. Forti difficoltà, invece, per Lewis Hamilton con la Mercedes: l'inglese, arrivato nono, ha rischiato anche di non qualificarsi alle Q3 ma ha spiegato di "avere un assetto diverso della monoposto rispetto a Russel" e che domani lo rivedrà.

Predica prudenza Leclerc. "Abbiamo fatto un passo avanti ma dobbiamo aspettare domani per capire quanto sia grande questo passo", ha detto il monegasco della Ferrari". "Siamo convinti comunque che la Red Bull sia ancora avanti", ha aggiunto. Prudenza anche nelle parole di Verstappen. Il campione del mondo in carica riconosce che "il gap è molto ridotto rispetto allo scorso anno" ma festeggia per la pole raggiuta. "E' una bellissima sensazione perché il weekend non è stato tanto semplice per noi - spiega - Poi c'è stato tanto vento e non era facile trovare l'assetto della monoposto. Sono state qualifiche molto serrate. Abbiamo visto che i distacchi sono stati minimi.

Abbiamo fatto un buon lavoro prima della Q3". "Domani? Ho fiducia che abbiamo una buona macchina in gara - aggiunge Verstappen - ma il gap è molto ridotto. L'impressione è che siamo più vicini. L'anno scorso è andata meglio. Vedremo come si evolverà la sensazione domani".
Rammarico, invece, per Carlos Sainz. Lo spagnolo della rossa ha sottolineato che nella Q2 aveva girato in 1'28''500 "senza spingere troppo in modo da mantenere la gomma" ma che "nella Q3 sono stato più lento pur spingendo di più", quindi - ha concluso - "è necessario capire cosa sia successo".

Domani alle 16 italiane il Gran Premio. I tifosi di Maranello sperano che le buone prestazioni nei test invernali e le buone performance nelle prove possano tradursi in un risultato vincente sotto la bandiera a scacchi. 

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