F1

F1: a Imola subito uno squillo Ferrari, nel segno di Leclerc 

La Rossa mette in fila tutti, Verstappen in difficoltà 

Redazione Ansa

A Imola domina il rosso. Sulle tribune, con la Rivazza delle grandi occasioni già quasi piena, e in pista, dove Charles Leclerc lancia due segnali in fila: al volante della Sf-24 aggiornata, e con una power unit nuova, domina la prima sessione di libere e poi replica, mentre Carlos Sainz chiude al terzo e poi al sesto posto. Bene anche le Mercedes, con George Russell che chiude secondo e quinto e Lewis Hamilton settimo e quarto.

In crescita la McLaren, che alla seconda uscita piazza Oscar Piastri in nella piazza d'onore. Sorprendente la RB di Yuki Tsunoda, terzo nella seconda sessione: una bella soddisfazione per la scuderia faentina nel circuito di casa. Ma a fare rumore è la prestazione della RedBull e in particolare di Max Verstappen: il cannibale delle ultime tre stagioni, strafavorito per la vittoria del titolo, ha litigato tutto il giorno con la sua vettura, uscendo di pista diverse volte in particolare nella prima sessione.

Presto per parlare di crisi per un binomio macchina-pilota che finora ha lasciato le briciole alla concorrenza, ma il nervosismo era palpabile anche nei team radio dell'olandese, che ha chiuso le sue prove al quinto e settimo posto. "È stata una giornata difficile - ha commentato -. Abbiamo cose da rivedere perché oggi è andata decisamente male, non ci sentivamo a nostro agio", Indietro anche lo spagnolo Fernando Alonso, che contava su una Aston Martin ricca di aggiornamenti che però non lo hanno portato più avanti della decima piazza. Le novità portate alla settima tappa del Mondiale da diverse scuderie hanno dato risultati ben diversi, almeno finora. E la Ferrari sembra mettere a segno un passo avanti, anche se i conti si fanno a partire da domani con le qualifiche.

Leclerc ha dovuto cambiare power unit, montando la terza della stagione: "Una precauzione", ha spiegato il direttore tecnico della Power Unit della Rossa, Enrico Gualtieri, presa dopo alcuni controlli effettuati nel post-gara di Miami. Ora i team e gli appassionati scrutano il cielo, in attesa di capire che tempo farà domani e soprattutto domenica, quando non è escluso il rischio pioggia. E si preparano alla battaglia per il giro più veloce, che domani scatterà alle 16 dopo un'ultima sessione di prove libere prevista per le 13.30. Intanto tiene banco lo sciopero dei treni previsto tra domenica e lunedì e che è saltato per la precettazione firmata ieri da Matteo Salvini. "Non garantire alle persone di arrivare in sicurezza a Imola, visto anche il maltempo che c'è stato, è qualcosa che come ministro dei Trasporti non potevo tollerare. Lo sciopero è semplicemente posticipato, nessuno cancella nulla", ha detto il vicepremier. Numerose le reazioni nazionali. E ad applaudire la scelta del leader leghista c'è il sindaco di Imola, Marco Panieri, di centrosinistra, che spiega di aver richiesto l'intervento in vista dell'afflusso "di oltre 200mila persone". Furiosa la Cgil locale, che pure ricorda di non essere tra le sigle che avevano promosso lo sciopero: "Desta molte perplessità il ringraziamento del sindaco a un ministro che ha preso tale posizione nei confronti del diritto di sciopero"

   

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