Valentino Rossi è stato dimesso questa mattina dall'ospedale di Torrette di Ancona, dov'era ricoverato dopo un intervento per la frattura di tibia e perone. Il campione, che ha passato una notte tranquilla e ha anche mosso i primi passi aiutandosi con delle stampelle, è stato trasferito in un Centro di riabilitazione che resta per il momento top secret.
Il Dottore non demorde: anche oggi, uscendo dall'ospedale accompagnato dai suoi familiari, il campione ha confermato l'obiettivo di tornare a correre il più presto possibile, al Gp del Giappone di metà ottobre, se non ad Aragon a fine settembre. Questo nonostante lo stop obbligato di 30-40 giorni, tanti quanti - ha ribadito questa mattina il medico che l'ha operato, Raffaele Pascarella, direttore dell'Unità operativa di Ortopedia e Traumatologia - sono necessari per la ripresa.
Potrà tornare a correre così presto? Hanno chiesto i giornalisti al medico: "Non ho la sfera di cristallo - ha risposto Pascarella - Dipende da lui, se se la sente. Ma quando si va in moto non basta schiacciare l'acceleratore, le gambe servono". Valentino continuerà ad essere seguito dall'equipe dell'Ortopedia di Ancona, dove tornerà a fare le visite di controllo.
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