Il finale del mondiale della MotoGP non si disputerà a Valencia. Il gp, ultima tappa della stagione in programma dal 15 al 17 novembre, è stato infatti cancellato in seguito alla tragedia causata dall'alluvione che ha colpito l'intera regione: la decisione è arrivata in accordo con le autorità della comunità valenciana e dopo la riunione della safety commission. Previsto lo spostamento della corsa in un'altra sede, che verrà comunicata in seguito.
In mattinata l'appello di Bagnaia"Io a Valencia non sono disposto a correre, anche a costo di perdere quello che è il mio massimo obiettivo, ovvero vincere il titolo mondiale". E' stata questa la forte presa di posizione di Francesco Bagnaia dal circuito di Sepang.
"Non credo sia giusto, spero veramente che prenderanno in considerazione che a livello etico e di cosa sta succedendo, andare a correre là non è la cosa corretta. Anche a costo di perdere il mondiale, non sono disposto a scendere in pista".
Ieri era stato Marc Marquez a rompere gli indugi. I piloti spagnoli si sentono particolarmente coinvolti; a maggior ragione il pluricampione del mondo, che è nato e cresciuto nella non distantissima Cervera, in Catalogna.
"Eticamente sarebbe un errore fare il Gran Premio a Valencia - ha spiegato - Siamo lontani ma abbiamo seguito da vicino cosa sta accadendo e fa molto male vedere gente in quelle condizioni. Abbiamo perso molte vite, bisogna destinare tutte le risorse che abbiamo nel nostro Paese a questa gente. Il resto, eventi, sportivi, non sportivi, resta completamente in secondo piano".
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