L'argento di Gregorio Paltrinieri e il bronzo di Giulia Gabbrielleschi griffano la seconda giornata dei mondiali di nuoto in acque libere al Lupa Lake e portano il bottino azzurro a quota diciassette medaglie iridate, battendo il precedente di Budapest 2017 quando l'Italnuoto salì sul podio 12 volte. Gregorio Paltrinieri, dopo il bronzo in staffetta, sale di un gradino e agguanta il secondo posto nella 5 chilometri iridata vinta dall'olimpionico e campione in carica della 10 chilometri Florian Wellbrock in 52'48"8. Il ventottenne carpigiano, tornato sul trono mondiale dei 1500 stile libero, conquista la prima medaglia individuale ai mondiali di fondo con una gara in scia al tedesco e chiude in 52'52"7, a +3"9.
Completa il podio l'ucraino vicecampione olimpico dei 1500 stile libero Mykhailo Romanchuk (53'13"9), per la prima volta iscritto in una gara di fondo che festeggia sventolando orgogliosamente la bandiera ucraina sul podio. Quarto, in una gara tutta sacrificio e sofferenza, Domenico Acerenza (53'22"6). Paltrinieri, all'ennesima prova di carattere di una carriera infinita, fatta di gloria e di onori ma anche di sudore e sconfitte da cui ripartire riconosce la forza di Wellbrock: "Con lui faccio fatica a nuotare un testa a testa - ammette - L'avevo capito ai due chilometri che non ce l'avrei fatta - rivela l'atleta di Fiamme Oro e Coopernuoto - Lottiamo per non far passare uno davanti l'altro. Abbiamo spinto sin dall'inizio; abbiamo sgranato il gruppo. E' la gara che piace a me. Con lui però nel finale non c'è storia, se passa è difficile stargli dietro con quelle gambe alte e il ritmo crescente". "Questo argento - sottolinea Paltrinieri - ha comunque un valore enorme perché c'erano tutti i più grandi a livello mondiale compreso il campione ungherese Kristof Rasovsky. Non è facile fare tante gare nello stesso campionato, c'è grande stanchezza ed il calendario non aiuta. La commissione tecnica mi ha rassicurato, dicendomi che stanno valutando di modificare il programma del prossimo mondiale per garantirci un break tra il nuoto in vasca e le acque libere. Ora c'è un giorno di riposo per ricaricarmi in vista della distanza olimpica. Sarà un altro tipo di gara e vedremo che succederà". Un quarto posto dietro ai fenomeni per Acerenza, autore di una gara di sofferenza e determinazione sempre attaccato ai primi. " Il ritmo dei primi era quasi insostenibile, sono dei fenomeni - dice -. Sono riuscito a stare con loro a fatica; gli ultimi metri avevo i crampi e mi vedevo già soccorso dai medici al traguardo - afferma ridendo - Un po' di riposo ci voleva; speriamo nella dieci chilometri di ripetere un buon risultato"
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