(ANSA) - WASHINGTON, 26 GIU - La leggenda del nuoto Michael
Phelps e la quattro volte medaglia d'oro Allison Schmitt hanno
chiesto martedì la riforma dell'Agenzia mondiale antidoping
(WADA), a causa della gestione dello scandalo doping nel nuoto
cinese nel 2021. "Esorto il Congresso a utilizzare la sua
notevole influenza sulla WADA per rendere l'organizzazione
indipendente ed efficace.
Lo scorso aprile il New York Times e l'emittente tedesca ARD
hanno riferito di 23 nuotatori cinesi risultati positivi nel
2021 alla trimetazidina, una sostanza che può migliorare le
prestazioni. Nessuno dei 23 nuotatori è stato sospeso o
sanzionato, e la WADA ha accettato la spiegazione delle autorità
cinesi secondo cui i risultati erano dovuti alla contaminazione
del cibo in un hotel dove avevano soggiornato. Molti di questi
atleti hanno poi vinto medaglie alle Olimpiadi di Tokyo. E 11
sono tra i nuotatori selezionati per le Olimpiadi del 2024 a
Parigi.
"Come atleti, non possiamo più fidarci ciecamente
dell'Agenzia mondiale antidoping, che dimostra continuamente di
essere incapace o riluttante a far rispettare le sue politiche
in modo coerente in tutto il mondo", ha continuato Phelps.
Schmitt, 34 anni, era nella staffetta 4x200m stile libero che ha
vinto l'argento a Tokyo, dietro alla Cina. Sebbene avesse
sentito "voci di doping da parte della squadra cinese" nel corso
della sua carriera, inizialmente non vi aveva dato peso. "Ma
oggi, dopo aver saputo che la staffetta cinese era composta da
atleti che non avevano scontato una squalifica, ho dei dubbi",
si è rammaricata. "Chiedo, a nome degli atleti americani, la
responsabilità della WADA e del sistema globale antidoping", ha
aggiunto la nuotatrice. (ANSA).
Nuoto: Phelps al Congresso Usa, la Wada va riformata
L'Agenzia mondiale antidoping sia "indipendente ed efficace"
