(di Laura Masiello)
(ANSA) - ROMA, 10 SET - Forza, tenacia e grinta sono le sue
caratteristiche e i risultati si sono visti anche a Parigi:
Carlotta 'Wonder' Gilli è stata una delle protagoniste assolute
del nuoto ai Giochi paralimpici nella Ville Lumiere. "Non potevo
chiedere di più ho fatto cinque gare e vinto cinque medaglie
(l'oro nei 100 farfalla e 200 misti, l'argento nei 400 stile
libero, il bronzo nei 100 dorso e nei 50 stile) ho riconfermato
i due titoli di Tokyo, più di questo davvero non potevo
chiedere", dice al telefono con l'ANSA.
Carlotta ha 23 anni, ed è ipovedente, affetta dalla malattia
di Stargardt, una retinopatia degenerativa, ma vive la sua
disabilità come strumento per aiutare il prossimo: è
ambasciatrice di Telethon e ambassador del progetto di Procter &
Gamble 'Campioni ogni giorno' e al nuoto affianca gli studi (è a
sei esami dalla laurea in psicologia). Arrivava a Parigi dalle
cinque medaglie conquistate tre anni fa a Tokyo, "ma stavolta il
percorso è stato assai più complicato - racconta - vengo da un
periodo molto difficile ed è una cosa sulla quale ho riflettuto
molto soprattutto quando ero sul podio dell'ultima gara che poi
era una medaglia d'oro. Mi sono passati davanti gli ultimi tre
anni e sono stati tre anni molto difficili, una sorta di
montagne russe perché ho girato tanti ospedali, tanti medici,
più volte sono finita in sala operatoria. E ogni volta era uno
stop e un ripartire con una cautela esagerata perché comunque il
fisico non era al 100 per cento e dovevi ascoltarlo. E anche di
testa non è stato facile perchè è stato un po' cominciare da
zero. Quindi, arrivare qua dopo tante fatiche sul podio mi ha
fatto sentire ancora più fiera di quello che ho fatto".
Cosa resta dopo le paralimpiadi parigine? "Mi auguro che
tutta l'attenzione che abbiamo avuto in queste settimane non si
esaurisca - dice - questo interesse deve rimanere fisso sulla
stampa in tv anche quando l'interesse andrà scemando. In questi
Giochi il riscontro mediatico è stato davvero tanto, dai social
anche l'ho potuto constatare. In questi giorni ho girato un po'
per Parigi, tantissimi italiani mi fermavano, mi chiedevano le
foto, quindi si è davvero sentito tanto l'affetto degli italiani
e penso che questa sia la cosa più bella".
"Il soprannome Wonder? Fin da piccola ho fatto tante gare,
tante cose - spiega - tra l'altro al pranzo a Casa Italia con la
premier Meloni ero proprio accanto a lei, abbiamo parato un
sacco e anche lei mi ha salutata dicendo 'Ciao Wonder' ormai
questo Wonder è diventato internazionale".
Una famiglia sempre presente "che mi supporta, che mi segue
alle gare quando è possibile, è importante. Loro devono fare i
genitori i nonni non gli allenatori. Devono essere presenti ma
restare al di fuori di tutta quella che è la parte tecnica" dice
e la passione per i social "che non è mai ossessione ma momento
di rilassamento". Su Instagram Carlotta ha migliaia di follower:
"Io prendo la parte bella del social, mi piace, mi diverte. Non
lo uso esageratamente ma per distrarmi, rilassarmi e poi penso
che sia un canale importantissimo perché ti può mettere in
contatto con davvero tante persone che magari hanno la mia
stessa disabilità mi scrivono per chiedermi consigli e
quant'altro, quindi è davvero bello".
Wonder Gilli parla poi del suo impegno nel sociale "che è
soprattutto nel nuoto che in questi anni mi sta regalando tante
soddisfazioni e io mi sento in dovere di restituire ad altre
persone sia che siano con disabilità sia no. Sono ambasciatrice
di Telethon, sono ambassador della campagna di Procter & Gamble
Italia con la quale stiamo dando il via ad un progetto con il
quale avvicinare tantissimi bimbi, con disabilità e senza al
mondo dello sport con corsi gratuiti di nuoto ma per fare in
modo che questi bimbi inizino a fare sport non necessariamente
per diventare campioni perché non è l'obiettivo. l'obiettivo
inziale è stare bene dal punto di vista fisico e mentale e
conoscere tanti amici e amiche che rimarranno tutta la vita e
con P&G ho sposato appieno questo spirito di far diventare lo
sport inclusivo a 360 gradi".
E il prossimo obiettivo di Wonder Gilli? "Laurearmi - dice -
mi mancano 6 esami per psicologia quindi sono quasi alla fine.
Los Angeles? Ci penso anche se ora mi viene un po' male -
scherza -perché abbiamo appena finito, voglio pensare alle
vacanze, è arrivato il momento di staccare tutto testa e
fisico". "Cosa voglio fare da grande? Rimanere in Polizia e
unire la passione che ho per il nuoto e trasmetterla alle nuove
generazioni e utilizzare quello che ho studiato". (ANSA).
La psicologa Gilli 'io Wonder, non dimenticate disabili'
A Parigi 5 medaglie dopo periodo duro: 'Ora voglio laurearmi'