"Ovviamente avrei preferito la vittoria di Thiem. Non bisogna essere ipocriti.
In Kuwait, dove ha inaugurato oggi l'Accademia 'Rafa Nadal', la prima fuori dalla Spagna, il mancino di Manacor ha comunque spiegato che "non era importante se a vincere fosse Dominik o Novak. Fa parte del nostro sport e Novak ha giocato un torneo particolarmente buono e oggi i numeri dicono che è il miglior giocatore al mondo. Quindi - ha aggiunto Nadal - l'unica cosa che si può fare è congratularsi con lui per questo grande successo".
Archiviato il primo Slam dell'anno, il 2020 avrà in calendario oltre a Roland Garros, Wimbledon e US Open anche le Olimpiadi di Tokyo ma Nadal fa sapere di non aver ancora un programma definito: "Devo vedere. La stagione è appena iniziata e sarà una stagione impegnativa per me, considerando che nell'ultimo anno ho avuto pochissime pause. Pertanto, devo misurare molto bene gli sforzi, guardare il calendario e poi prendere le decisioni giuste, sempre considerando che quando si vince di più si può giocare di meno e, di converso, quando vinci di meno, devi giocare di più. È un principio di base del nostro sport. Certo, i Giochi sono sempre una data contrassegnata, è l'evento sportivo più importante al mondo e quindi spero di esserci". Singolare o doppio? "Non l'ho ancora deciso - risponde nadal - Mi restano mesi davanti ma ai Giochi si devono sempre fare sforzi, per dare il massimo. Mi piacerebbe fare entrambi i tornei ma dipenderà anche da come arriverò fisicamente. Di Slam ce ne sono quattro ogni anno; di 'Masters 1000' nove, ma i Giochi ci sono solamente una volta ogni quattro anni. e posso ritenermi fortunato di aver vinto nella mia carriera una medaglia a Pechino (oro in singolare, ndr) 2008) e una a Rio (in doppio insieme a Lopez, ndr)".
Nadal: 'Non sono ipocrita, a Melbourne ho tifato Thiem'
'Ai Giochi vorrei esserci, è l'evento più importante al mondo'