Novak Djokovic è re a Parigi. Il serbo, in rimonta, supera Stefanos Tsitsipas dopo una maratona di oltre quattro ore e iscrive per la seconda volta il suo nome al Roland Garros (dopo la vittoria del 2016).
E' la sesta volta nella storia di uno Slam che un giocatore porta a casa il titolo dopo aver perso i primi due set. Divenuto l'unico giocatore ad aver battuto due volte Nadal al Roland Garros, Djokovic ha quasi rivissuto la disavventura del 2015, quando dopo aver eliminato lo spagnolo, poi nei quarti di finale, è stato sorpreso in finale dallo svizzero Stan Wawrinka. Il greco parte meglio. Per due set, dà l'impressione di poter vincere. Dopo un primo set equilibrato e perso al tie-break, il serbo sembrava aver mollato nel secondo, anche fisicamente. Ma mai dare per vinto Djokovic: dal terzo parziale in poi non c'è stata storia: il serbo è diventato ingiocabile al servizio (17 punti persi in tre set), trovando profondità, righe, difesa e colpi da maestro. Calano gli errori di Djokovic, quattro in tutto il terzo set, mentre salgono le percentuali al servizio. Il serbo dimostra ancora una volta che nella gestione delle energie non ha rivali. Tsitsipas ha provato a opporre resistenza, ma si è piegato nella sua prima finale Slam. Sconfitto ma comunque soddisfatto il 22enne greco: "È stata una grande battaglia - le sue parole - ho fatto del mio meglio, sono felice per quanto ho dimostrato ma diamo merito a Djokovic per quello che ha fatto in questi anni. Spero un giorno di fare la metà di quanto ha fatto lui nel tennis".
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