Tennis

Us Open: Berrettini, sento che posso battere Ivashka

"Ma so che devo giocare bene per farlo"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 SET - Con Ilya Ivashka "ho giocato a Wimbledon al quarto turno, sta giocando bene, ha vinto Winston-Salem, sicuramente è in forma e so che posso metterlo in difficoltà. La partita a Wimbledon era stata abbastanza semplice ma comunque nonostante il risultato ha nascosto delle insidie.
    Quindi so per certo che devo giocare bene per batterlo, sia perché è in fiducia sia perché gioca bene, però sento che posso farlo". Così Matteo Berrettini, ai microfoni di Eurosport, sulla sfida nel terzo turno che lo attende agli Us Open.
    Contro Corentin Moutet (che ha sconfitto) "ho giocato tre ore e passa e mi sento bene, mi sento stanco ma niente che non si possa recuperare in un giorno. Questa partita - spiega il 25enne romano - è un'altra iniezione di fiducia" perché il francese è un tennista "che ti fa giocare sempre tre o quattro palle in più. Quindi ho dovuto stare in campo di nervi e di fisico. Mi sento bene e sono sicuro che questa partita mi servirà".
    Nell'incontro, aggiunge il n.8 nel ranking mondiale, "sono stato bravo a gestire bene i tempi della partita e la maniera di stare in campo, il mio atteggiamento. Non mi sentivo centratissimo però ho provato a stare il meglio possibile, ad avere l'energia giusta, anche abbassandola ad un certo punto per non innervosirmi troppo e alla fine a lungo andare mi sentivo sempre meglio e sono contento". Riguardo al tifo dagli spalti, "avevo chiesto al mio team di essere un pochino più tranquillo perché sentivo che dovevo essere un pochino più tranquillo anch'io e quindi" in questi casi "dico sempre di abbassare un po' il volume. Invece sul matchpoint a quel punto c'era modo di fare casino - sorride - e quindi volevo includere anche loro nell'esultanza". (ANSA).
   

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