Tennis

Tennis: Gaudenzi punta a'Masters 1000'su 2 settimane e sull'erba

Presidente Atp: pensiamo a progetto simile a "Drive to Survive'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 NOV - Una rivisitazione del calendario, un progetto simile a "Drive to Survive", la serie Netflix sul dietro le quinte della Formula 1. la questione vaccini e il caso Zverev. Il presidente dell'ATP Andrea Gaudenzi ha fatto il punto sul presente del tennis maschile e raccontato i suoi piani per il futuro in una lunga intervista concessa al quotidiano francese L'Equipe.
    Per quanto riguarda il calendario, Gaudenzi conferma la sua ambizione di organizzare i "Masters 1000 su due settimane, con tabelloni a 96 giocatori, con torneo maschile e femminile combined come a Indian Wells e Miami". L'obiettivo di questa riforma, spiega, non è aumentare l'interesse dei "super tifosi, che guardano tutto, comunque". Ma "toccare gli altri tifosi di tennis, quelli che non sono maniaci. I nostri studi rivelano che il 70, 80% di queste persone guardano solo gli eventi premium. E sono queste persone che acquistano i biglietti o gli abbonamenti alle televisioni".
    I Masters 1000, spiega Gaudenzi, sono un esempio tipo di questi eventi "premium". Slam a parte, sono gli unici in cui si può avere la certezza di vedere i migliori in campo. "I fan vogliono seguire una storia, scritta dal primo al primo giorno dell'anno, con continuità e semplicità. In questo momento il calendario è troppo complicato. I tifosi, a parte i duri e puri, si perdono. E se si perdono, vanno a vedere qualcos'altro". Il presidente dell'ATP non esclude la possibilità di organizzare un futuro Masters 1000 sull'erba, "che si potrà organizzare solo in Inghilterra o Germania - dice -. Bisogna trovare una città e una struttura adatta".
    Pur senza scendere in troppi dettagli, Gaudenzi accenna anche a un progetto mirato al pubblico giovane. Ovvero "qualcosa di simile a Drive to Survive, a cui stiamo lavorando con la WTA e gli Slam. Vogliamo creare uno studio, dare più contenuti. I tifosi più giovani non vogliono solo vedere le partite, ma anche cosa fa Tsitsipas la sera. Dobbiamo investire nei social media, abbiamo bisogno di raccontare delle storie ai nostri fan".
    (ANSA).
   

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