Un punto dal match dominato da Matteo Berrettini, un altro dalla sfida vinta non senza sofferenze da Jannik Sinner. All'Italia di Coppa Davis bastano i due singolari per battere l'Argentina nel secondo tie del girone A, in corso a Bologna, conquistando l'accesso alle finali di Malaga, in programma a fine novembre tra le migliori otto al mondo.
"Vogliamo andare a Malaga da primi, ma tutti i giocatori quando entrano in campo danno il 100%", ha concluso, facendo ricordare che il primo posto nel girone garantirebbe un quarto 'morbido', cosa per niente certa se l'Italia si qualificasse per seconda. A fare gran tifo per Sinner, specie nei momenti difficili del secondo set ma soprattutto nell'interminabile game finale, c'era soprattutto Berrettini. Forte della sua quasi perfetta prestazione su Baez, il romano si è sgolato e spellato le mani per sostenere il compagno di squadra, quasi trascinandolo alla vittoria. Parlando in precedenza della sua prestazione, Berrettini ha detto di essersi trovato oggi "molto più a mio agio rispetto a mercoledì. Veniamo tutti da New York dove le condizioni erano abbastanza differenti. Questo campo - ha spiegato - è un po' più lento, che per me non è l'ideale, però mi permette anche di usare un po' di più le rotazioni. Col mio rivale odierno la stazza fisica era differente, ma se non avessi messo in campo un buon ritmo la partita poteva diventare complicata perché lui sa fare tante cose". I numeri danno ragione a Berrettini, specie quelli relativi al servizio: quattro ace contro un solo doppio fallo, il 70% di prime in campo con il quale ha ottenuto il 78% dei punti ma anche un 56% di punti conquistati con la seconda e nessuna palla-break concessa.
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