Il 2023 è stato uno degli anni migliori della storia del tennis italiano, dall'ascesa definitiva di Jannik Sinner, passando per il grande successo di pubblico degli Internazionali di Roma e delle Atp Finals, con l'altoatesino a contendere il titolo a Novak Djokovic, fino al trionfo in Coppa Davis. E' il bilancio tracciato dal presidente della Federazione tennis e padel (Fitp), Angelo Binaghi, alla presentazione del libro Photoansa 2023, al MAXXI di Roma.
"Sono contesti differenti - ha esordito Binaghi facendo un confronto con la Davis vinta quasi 50 anni fa -. Nel '76 non avevamo un giocatore come Sinner ma campioni molto più maturi, giunti all'apice di un ciclo". Il successo dei ragazzi guidati da capitan Volandri, invece, "può essere l'inizio di un ciclo, avremo dieci anni diversi rispetto al decennio 1976-86". Allora quasi tutti i giovani "sognavano di diventare come Adriano Panatta ma mancavano le condizioni, che noi siamo riusciti a creare", ha proseguito Binaghi, perché "Jannik non è un caso eccezionale, il frutto del lavoro di una persona sola, ma di un sistema sano che cresce da 15 anni e che il resto del mondo tennistico viene a studiare".
Per quanto riguarda le Atp Finals, la Federazione non si aspettava "neanche un decimo" di quanto accaduto. "A Torino abbiamo avuto quindici serate sold-out di fila nel più grande impianto al coperto d'Italia: quindi possiamo parlare della manifestazione sportiva con più successo d'Italia". Il presidente della Fitp, non si è dimenticato dei successi degli Internazionali di Roma, "allungati nella durata", e del Major di padel maschile e femminile nella Capitale.
Logico quindi parlare di obiettivi, che sono ambiziosi: "Siamo una federazione benestante, che produce molto di più di quanto riesce a investire, così ci proponiamo per organizzare qualunque manifestazione di alto livello". Il prossimo evento nel mirino, le finali di Davis per il quinquennio dal 2025, e Binaghi ha promesso: "Proveremo a vincere anche quelle: la Nazionale merita di disputare qualche finale in Italia". Chiusura sulle azzurre, che hanno "fatto miracoli" guidate da Tathiana Garbin: "Una grande capitana, a cui auguro di superare quanto prima i suoi problemi di salute".
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