Tennis

Cahill, mesi difficili per Sinner ma crediamo a sua innocenza

"Entrambi sentiti via Zoom da 'tribunale',pure scorsa settimana"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 AGO - "Siamo rimasti così tranquilli perché credevamo al fatto che Jannik era innocente". Così l'allenatore di Sinner, Darren Cahill, risponde in un'intervista a Espn sullo stato d'animo suo e dello staff del numero uno del mondo, sereno rispetto al caso di doppia positività del tennista italiano a una sostanza proibita, il Clostebol.
    "Siamo statti sentiti tutti, anche la scorsa settimana, dal tribunale di tre membri di Sports Resolution (che ha poi emesso la sentenza, ndr) con delle audizioni via Zoom - ha riferito alla tv Usa il coach australiano -, sia io che Jannik abbiamo testimoniato".
    "La ragione per cui è stato possibile continuare a giocare è che hanno potuto collocare precisamente dove è capitato l'incidente - ha detto ancora Cahill - e hanno potuto spiegare quello che è successo con lo spray. Sono stati due mesi difficili psicologicamente e fisicamente per Jannik, ma questo dà ancora più valore agli ultimi risultati che ha ottenuto".
    (ANSA).
   

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