Niente sfida al vertice del tennis mondiale nei primi giorni delle Atp Finals, che tornano a Torino per il quarto anno, dal 10 al 17 novembre all'Inalpi Arena.
Il sorteggio ha decretato che il campione azzurro e numero 1 al mondo, Jannik Sinner, non incontrerà nella prima fase dei round robin i due rivali potenzialmente più temibili, Alexander Zverev, nuovo numero 2 dopo la vittoria a Bercy, e soprattutto Carlos Alcaraz, entrambi finiti nell'altro gruppo.
Nel suo girone, dedicato a Ilie Nastase, l'altoatesino avrà come rivali Daniil Medvedev, Taylor Fritz e Alex De Minaur, alla sua prima volta alle Finals. E proprio con quest'ultimo partono le Finals di Sinner.
Nell'altro gruppo, il 'John Newcombe', si contenderanno l'accesso alla fase successiva Zverev, Alcaraz, Casper Ruud e Andrey Rublev, mentre gli altri azzurri del torneo, la coppia di doppio Simone Bolelli e Andrea Vavassori, sfideranno Marcelo Aravalo-Mate Pavic, Rohan Bopanna-Matthew Ebden, Kevin Krawietz-Tim Puetz.
Un'edizione, la quarta a Torino che punta al rinnovo per altri 5 anni, dai grandi numeri. Solo di biglietti singoli sono gia oltre 131mila quelli venduti, a cui si aggiungono abbonamenti e altri tipi di ticket. "Abbiamo fatto un grande lavoro insieme, per una manifestazione ancora più grande, che per la seconda volta di seguito batte il record storico di spettatori paganti per un evento sportivo indoor. La capienza è ampliata, 183mila posti, e ad oggi il riempimento è del 98,89%, con pubblico da 101 nazioni", annuncia il presidente Fitp, Angelo Binaghi. C'è un boom di spettatori italiani, grazie all'effetto Sinner, che hanno 'soffiato' il posto a molti stranieri.
"Noi come Federazione non possiamo che essere contenti - dice Binaghi - più italiani partecipano all'evento più il tennis diventa centrale nella vita del Paese, anche per gli allenamenti c'è una richiesta tripla rispetto allo scorso anno. È la conferma che oggi non esiste nel nostro Paese un palazzetto in grado di soddisfare la voglia di tennis in Italia".
Soddisfatto anche il presidente Atp, Andrea Gaudenzi. "Abbiamo avuto un 2023 da record e sono sicuro che batteremo di nuovo tutti i record - sottolinea -. È un evento che cresce ogni anno, così come il tennis. E fra qualche giorno annunceremo anche la nascita di un 'club dei numeri 1', 29 campioni da Newcomb a Sinner, che incoroniamo proprio qui". Inevitabile, poi, alla presenza del presidente Atp, una sollecitazione per il rinnovo delle Finals a Torino. "Da tanti mesi lavoriamo per fare in modo che Atp possa assegnare l'evento nuovamente a Torino per i prossimi cinque anni - ribadisce il sindaco Stefano Lo Russo -, è una partita molto complessa e ha tanti concorrenti nel mondo, ma abbiamo fatto il massimo e ce la giochiamo fino in fondo".
Per il momento però Gaudenzi non si sbilancia. "Siamo a lavori in corso - si limita a dire -, so che c'è tanta impazienza, ma annunceremo più dettagli e informazioni la domenica della finale (il 17 novembre, ndr). Non è detto che andremo nel dettaglio della città, si potrebbe anche anche solo parlare di nazione. So che c'è impazienza, ma dieci giorni passano veloci". Da parte dei vertici Atp e Fitp, inoltre, nessun pronostico sull'andamento del torneo. "Stiamo parlando dei primi 8 giocatori al mondo, è difficile cercare di avere un tabellone favorevole, facile in un torneo del genere - osserva Binaghi -. Sulla carta partiamo favoriti, ma questo è il campionato del mondo e si gioca con una formula molto difficile, più spettacolare ma che lascia aperta la porta a sorprese più facilmente della formula dei tre set su cinque. Quindi - conclude - è comunque un girone molto difficile e può succedere qualunque cosa".
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