Tennis

Binaghi 'Davis e Atp, troveremo soluzione equilibrata tra città'

N.1 federazione: 'Sulla Coppa abbiamo più margine di decisione'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 05 DIC - "Troveremo una soluzione equilibrata, dateci il tempo di fare il punto". Lo ha detto il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi, parlando delle città che potrebbero ospitare in futuro le ATP Finals o la Coppa Davis. Anche Milano infatti potrebbe essere interessata a ospitare uno di questi eventi sportivi.
    Con le Atp Finals "abbiamo appena raggiunto il massimo risultato cioè ottenere una manifestazione così prestigiosa, quella che oggi nello sport mondiale dà il maggior impatto economico sul territorio - ha proseguito -. Siamo riusciti a tenerla per altri 5 anni, dal 2026 al 2030. Nel frattempo abbiamo fatto un blitz per la Coppa Davis, siamo in una fase di grandi acquisizioni, magari continuerà. Quindi credo che ci sarà il modo, sia per essere riconoscenti verso chi ci ha aiutato a lanciare le Atp Finals in Italia, che prima erano sconosciute, sia per far crescere il tennis sfruttando anche le opportunità che Milano offre meglio di altre citta d'Italia. Dateci il tempo le fare il punto".
    "Insieme al governo, io credo che come abbiamo sempre fatto riusciremo a trovare per il futuro una situazione equilibrata - ha aggiunto a margine della presentazione del tour, che ha preso il via da Milano, che porterà in giro per l'Italia i trofei vinti dalle nostre nazionali, la Davis e la Billie Jean King Cup -. Sulla Coppa Davis abbiamo più margine di decisione, sulle Atp Finals, che sono di proprietà di Atp, possiamo interloquire ma l'ultima parola spetta a loro".
    Si era ipotizzata su alcuni quotidiani di una possibile staffetta tra Torino e Milano per le Atp Finals. "In questo momento non escludo nulla. Sulla Coppa Davis sono venute ieri fuori le ipotesi più fantasiose - ha detto Binaghi -. La discriminante soprattutto per la David è un palazzetto che abbia almeno 8mila spettatori, in Italia ce ne sono 7 o 8 e da quelle città bisogna necessariamente partire".
    "Poi Milano è Milano, non devo dire niente, a Roma abbiamo già gli internazionali d'Italia e quindi bisogna avere pazienza", ha concluso. (ANSA).
   

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