Sono programmati per fare la spesa, gettare la spazzatura, comunicare a distanza con i familiari e garantire la sicurezza dell'anziano tra le mura domestiche. Ora i 3 robot sviluppati dall'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa in collaborazione con l'Irccs Inrca, l'Istituto nazionale di ricerca e cura per anziani verranno testati per la prima volta in condizioni reali, in strutture che un giorno potrebbero farne uso.
"Rispetto agli altri esperimenti di robotica - spiega Fabrizia Lattanzio, direttrice scientifica dell'Inrca - la novità è che i robot cooperano sia tra di loro che con le persone non soltanto in casa ma nei corridoi e negli spazi aperti, in modo tale da estendere l'autonomia dell'anziano a luoghi diversi". All'Inrca - che ha il compito di studiare l'accettabilità della tecnologia da parte dell'utente - verrà testato Dora, il robot domestico. A dicembre, per 2 settimane, nella 'Casa Amica' del presidio ospedaliero di Ancona - una smart house attrezzata con tutte le tecnologie domotiche - alcuni anziani volontari trascorreranno le loro giornate assistiti dal robot e da un infermiere. "Dai feedback avuti finora - spiega Roberta Bevilacqua, del Laboratorio di Domotica - è stato apprezzato, in particolare tra la categoria 'giovani anziani' (65-75 anni), il fatto di aiutare senza minare la privacy".
Ma cosa fanno i robot? Quello domestico fornisce servizi che vanno dalla spesa online alla raccolta della spazzatura, dal ricordare le medicine. Il robot condominiale fornisce servizi di sorveglianza, quello da esterno ritira la spesa o accompagna l'utente per una passeggiata.
Robot-assistenti anziani, in casa e fuori
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