Telelavoro e didattica a distanza hanno dato nuova linfa al mercato dei personal computer, protagonisti anche al Consumer Electronics Show (Ces) di Las Vegas che si apre oggi in forma totalmente digitale. Le vendite mondiali - certificano i dati preliminari degli analisti di Idc - sono infatti aumentate del 13,1% nel 2020, superando i 300 milioni di unità. Una crescita di questa portata non si vedeva dal 2010, anno in cui si registrò un incremento 13,7%, al quale fecero seguito diversi anni di calo e una lieve ripesa nel 2019.
In attesa di vedere cosa riserverà il 2021 - di cui un'anteprima è in mostra a Las Vegas, dal pc tascabile di Lenovo ai notebook da lavoro ma superleggeri di Dell, a quelli di Hp che integrano il modem 5G - l'anno appena trascorso si è chiuso con 302,6 milioni di pc consegnati tra fissi, portatili e work station.
Il traino della pandemia si è visto soprattutto nel quarto trimestre, che ha messo a segno un aumento del 26,1% a quota 91,6 milioni di apparecchi. Da ottobre a dicembre, osservano i ricercatori, "ogni segmento della catena di approvvigionamento è stato portato al limite, poiché la produzione è rimasta ancora una volta al di sotto della domanda".
Guardando alle aziende, il primo posto resta appannaggio di Lenovo con 72,6 milioni di pc consegnati nei dodici mesi (+12%), di cui 23,1 milioni nel quarto trimestre (+29%). Al secondo posto c'è HP, che nel 2020 ha consegnato 67,6milioni di computer (+7,5%).
La medaglia di bronzo va a Dell grazie a consegne annuali di 50,2 milioni di unità (+8,1%). Appena fuori dal podio si piazza Apple, che riporta la crescita annuale migliore: +29,1%, a quota 23,1 milioni di Mac consegnati. Andamento molto positivo anche per Acer, quinta con 20,9 milioni di pc spediti nel 2020 e un incremento 22,9%.