Il metaverso si fa largo tra le strategie delle principali compagnie hi-tech. Se va a Meta il merito di aver acceso l'interesse sulla possibilità di creare un mondo virtuale dove incontrarsi, lavorare e divertirsi, concorrenti diretti come Microsoft e Google hanno già anticipato i loro progetti a tema.
Il riferimento va a chi non usa dispositivi di Apple ma che potrebbe dotarsi di un visore dell'azienda se capace di collegarsi a internet, scaricare app o giochi e navigare senza necessità di essere inserito nel più ampio ecosistema del colosso di Cupertino. In precedenza, indiscrezioni e fonti considerate attendibili indicavano il prossimo anno come il più indicato per la presentazione dei cosiddetti Apple Glass AR, che avrebbero anticipato di diversi mesi l'arrivo dei visori di realtà virtuale. Ma proprio l'annuncio del metaverso avrebbe fatto cambiare idea a Tim Cook, tanto da spingere l'azienda verso la finalizzazione del prodotto più lontano, che a questo punto precederebbe gli occhialini aumentati, più orientati alla moda, meno "invasivi" esteticamente e più economici della controparte VR. Kuo ha citato la "potenza di calcolo, la capacità di funzionare senza vincoli e la vasta gamma di applicazioni attese" come fattori che differenzieranno i visori di Apple da quelli della concorrenza.