Apple ha avviato negli Stati Uniti il programma di autoriparazione degli iPhone, conosciuto come Self Service Repair. La novità è che, contestualmente, negli Usa aprono anche negozi addetti a fornire ai clienti manuali e parti di ricambio, che possono essere ordinati in loco invece che online. Presso gli Store si possono acquistare circa 200 componenti per iPhone 12, iPhone 13 e iPhone Se 3 che, come sottolinea una nota di Apple, "i clienti con esperienza potranno usare per riparare gli iPhone". I prezzi vanno da 19 centesimi per minuscole viti e arrivano a 309 dollari per uno schermo dell'iPhone 13 Pro Max. In futuro il programma sarà ampliato ad altri prodotti, come i Mac. Se i prezzi per l'hardware da sostituire non sono molto più bassi di quanto richiesto da un Apple Store per aggiustare un iPhone fuori garanzia, il beneficio può arrivare rispedendo alla compagnia i pezzi rotti.
In questo modo si ottiene un credito che va dai 24,15 dollari per la batteria ai 33,60 dollari per il display, da applicare al prezzo finale. Coloro che non hanno in casa gli strumenti necessari per smontare le sezioni dell'iPhone da riparare, possono noleggiare, a 49 dollari, un kit di Apple, da restituire entro una settimana all'azienda, con una spedizione già pagata.
La riparazione self-service fa parte degli sforzi di Apple di espandere ulteriormente l'accesso alle riparazioni e contribuire ad allungare il ciclo di vita dei suoi prodotti, perseguendo obiettivi di riduzione dello spreco hi-tech. Come sottolineato dalla compagnia, negli ultimi tre anni Apple ha quasi raddoppiato il numero di centri di assistenza con accesso a parti, strumenti e formazione originali negli Stati Uniti, incluse oltre 3.000 strutture indipendenti, oltre 5.000 fornitori autorizzati e più di 100.000 tecnici.